CHIAMACI +39 333 8864490
Utilizziamo i cookie per rendere il nostro sito più facile ed intuitivo. I dati raccolti grazie ai cookie servono per rendere l'esperienza di navigazione più piacevole e più efficiente in futuro.
I cookie sono piccoli file di testo inviati dal sito al terminale dell’interessato (solitamente al browser), dove vengono memorizzati per essere poi ritrasmessi al sito alla successiva visita del medesimo utente. Un cookie non può richiamare nessun altro dato dal disco fisso dell’utente né trasmettere virus informatici o acquisire indirizzi email. Ogni cookie è unico per il web browser dell’utente. Alcune delle funzioni dei cookie possono essere demandate ad altre tecnologie. Nel presente documento con il termine ‘cookie’ si vuol far riferimento sia ai cookie, propriamente detti, sia a tutte le tecnologie similari.
I cookie possono essere di prima o di terza parte, dove per "prima parte" si intendono i cookie che riportano come dominio il sito, mentre per "terza parte" si intendono i cookie che sono relativi a domini esterni. I cookie di terza parte sono necessariamente installati da un soggetto esterno, sempre definito come "terza parte", non gestito dal sito. Tali soggetti possono eventualmente installare anche cookie di prima parte, salvando sul dominio del sito i propri cookie.
Relativamente alla natura dei cookie, ne esistono di diversi tipi:
I cookie tecnici sono quelli utilizzati al solo fine di "effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica, o nella misura strettamente necessaria al fornitore di un servizio della società dell'informazione esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente a erogare tale servizio" (cfr. art. 122, comma 1, del Codice). Essi non vengono utilizzati per scopi ulteriori e sono normalmente installati direttamente dal titolare o gestore del sito web. Possono essere suddivisi in: • cookie di navigazione o di sessione, che garantiscono la normale navigazione e fruizione del sito web (permettendo, ad esempio, di autenticarsi per accedere ad aree riservate); essi sono di fatto necessari per il corretto funzionamento del sito; • cookie analytics, assimilati ai cookie tecnici laddove utilizzati direttamente dal gestore del sito per raccogliere informazioni, in forma aggregata, sul numero degli utenti e su come questi visitano il sito stesso, al fine di migliorare le performance del sito; • cookie di funzionalità, che permettono all'utente la navigazione in funzione di una serie di criteri selezionati (ad esempio, la lingua, i prodotti selezionati per l'acquisto) al fine di migliorare il servizio reso allo stesso.
I cookie di profilazione sono volti a creare profili relativi all'utente e vengono utilizzati al fine di inviare messaggi pubblicitari in linea con le preferenze manifestate dallo stesso nell'ambito della navigazione in rete. Per l'utilizzo dei cookie di profilazione è richiesto il consenso dell'interessato. L’utente può autorizzare o negare il consenso all'installazione dei cookie attraverso le opzioni fornite nella sezione "Gestione dei cookie". In caso di cookie di terze parti, il sito non ha un controllo diretto dei singoli cookie e non può controllarli (non può né installarli direttamente né cancellarli). Puoi comunque gestire questi cookie attraverso le impostazioni del browser (segui le istruzioni riportate più avanti), o i siti indicati nella sezione "Gestione dei cookie".
Ecco l'elenco dei cookie presenti su questo sito. I cookie di terze parti presentano il collegamento all'informativa della privacy del relativo fornitore esterno, dove è possibile trovare una dettagliata descrizione dei singoli cookie e del trattamento che ne viene fatto.
Cookie di sistema Il sito NEROSPINTO utilizza cookie per garantire all'utente una migliore esperienza di navigazione; tali cookie sono indispensabili per la fruizione corretta del sito. Puoi disabilitare questi cookie dal browser seguendo le indicazioni nel paragrafo dedicato, ma comprometterai la tua esperienza sul sito e non potremo rispondere dei malfunzionamenti.
Se è già stato dato il consenso ma si vogliono cambiare le autorizzazioni dei cookie, bisogna cancellarli attraverso il browser, come indicato sotto, perché altrimenti quelli già installati non verranno rimossi. In particolare, si tenga presente che non è possibile in alcun modo controllare i cookie di terze parti, quindi se è già stato dato precedentemente il consenso, è necessario procedere alla cancellazione dei cookie attraverso il browser oppure chiedendo l'opt-out direttamente alle terze parti o tramite il sito http://www.youronlinechoices.com/it/le-tue-scelte Se vuoi saperne di più, puoi consultare i seguenti siti: • http://www.youronlinechoices.com/ • http://www.allaboutcookies.org/ • https://www.cookiechoices.org/ • http://www.garanteprivacy.it/web/guest/home/docweb/-/docweb-display/docweb/3118884
Chrome 1. Eseguire il Browser Chrome 2. Fare click sul menù presente nella barra degli strumenti del browser a fianco della finestra di inserimento url per la navigazione 3. Selezionare Impostazioni 4. Fare clic su Mostra Impostazioni Avanzate 5. Nella sezione “Privacy” fare clic su bottone “Impostazioni contenuti“ 6. Nella sezione “Cookie” è possibile modificare le seguenti impostazioni relative ai cookie: • Consentire il salvataggio dei dati in locale • Modificare i dati locali solo fino alla chiusura del browser • Impedire ai siti di impostare i cookie • Bloccare i cookie di terze parti e i dati dei siti • Gestire le eccezioni per alcuni siti internet • Eliminare uno o tutti i cookie Mozilla Firefox 1. Eseguire il Browser Mozilla Firefox 2. Fare click sul menù presente nella barra degli strumenti del browser a fianco della finestra di inserimento url per la navigazione 3. Selezionare Opzioni 4. Selezionare il pannello Privacy 5. Fare clic su Mostra Impostazioni Avanzate 6. Nella sezione “Privacy” fare clic su bottone “Impostazioni contenuti“ 7. Nella sezione “Tracciamento” è possibile modificare le seguenti impostazioni relative ai cookie: • Richiedi ai siti di non effettuare alcun tracciamento • Comunica ai siti la disponibilità ad essere tracciato • Non comunicare alcuna preferenza relativa al tracciamento dei dati personali 8. Dalla sezione “Cronologia” è possibile: • Abilitando “Utilizza impostazioni personalizzate” selezionare di accettare i cookie di terze parti (sempre, dai siti più visitato o mai) e di conservarli per un periodo determinato (fino alla loro scadenza, alla chiusura di Firefox o di chiedere ogni volta) • Rimuovere i singoli cookie immagazzinati. Internet Explorer 1. Eseguire il Browser Internet Explorer 2. Fare click sul pulsante Strumenti e scegliere Opzioni Internet 3. Fare click sulla scheda Privacy e, nella sezione Impostazioni, modificare il dispositivo di scorrimento in funzione dell’azione desiderata per i cookie: • Bloccare tutti i cookie • Consentire tutti i cookie • Selezionare i siti da cui ottenere cookie: spostare il cursore in una posizione intermedia in modo da non bloccare o consentire tutti i cookie, premere quindi su Siti, nella casella Indirizzo Sito Web inserire un sito internet e quindi premere su Blocca o Consenti. Safari 1. Eseguire il Browser Safari 2. Fare click su Safari, selezionare Preferenze e premere su Privacy 3. Nella sezione Blocca Cookie specificare come Safari deve accettare i cookie dai siti internet. 4. Per visionare quali siti hanno immagazzinato i cookie cliccare su Dettagli Safari iOS (dispositivi mobile) 1. Eseguire il Browser Safari iOS 2. Tocca su Impostazioni e poi Safari 3. Tocca su Blocca Cookie e scegli tra le varie opzioni: “Mai”, “Di terze parti e inserzionisti” o “Sempre” 4. Per cancellare tutti i cookie immagazzinati da Safari, tocca su Impostazioni, poi su Safari e infine su Cancella Cookie e dati Opera 1. Eseguire il Browser Opera 2. Fare click sul Preferenze poi su Avanzate e infine su Cookie 3. Selezionare una delle seguenti opzioni: • Accetta tutti i cookie • Accetta i cookie solo dal sito che si visita: i cookie di terze parti e quelli che vengono inviati da un dominio diverso da quello che si sta visitando verranno rifiutati • Non accettare mai i cookie: tutti i cookie non verranno mai salvati.
Freelance under 30 con il chiodo fisso del mangiare e bere bene. Estremamente curiosa, cresce una nuova generazione di enotecnici fiorentini trasmettendo il suo entusiasmo con la penna e tra i banchi di scuola.
“Trans” “umare”, dal latino trans e terra, significa "attraversare la terra". Un concetto che evoca il movimento, il viaggio continuo, la ricerca di nuovi orizzonti. È una condizione che unisce l’uomo nomade e le pecore, animali simbolici, carichi di significati che vanno dal sacro al profano. In questo intreccio di significati, la pecora diventa non solo emblema di un'antica tradizione, ma anche tela vivente per l’espressione artistica.
Nasce così “SHEEP ART, ARTE IN TRANSUMANZA”, una collezione d’arte itinerante curata da Filippo Lotti che celebra i 20 anni di Forme d’Arte, l’azienda toscana di Paolo Piacenti, che ha saputo unire il suo amore per il formaggio con la passione per l’arte. Dal 1999, Piacenti seleziona e affina formaggi di altissima qualità, spaziando dai pecorini ai “mucchini”, dai caprini ai formaggi di bufala. Ogni prodotto è una storia a sé, una testimonianza di tradizione e ricerca continua della perfezione. Ma per Paolo Piacenti, cresciuto in un ambiente permeato dall’arte, questo non era sufficiente. Così è nato il progetto “Sheep Art - Arte in Transumanza”, dove l’arte figurativa incontra l’arte casearia.
La collezione, composta da 24 opere realizzate da artisti da tutto il mondo - ma uniti dal file rouge della Toscana - su sagome di legno a forma di pecora, è in viaggio, proprio come un gregge in transumanza. E ora, questo insolito e affascinante “gregge” fa tappa in uno dei luoghi più suggestivi di Firenze: il ristorante La Leggenda dei Frati, a Villa Bardini. Dal 3 all'8 settembre, le pecore artistiche troveranno spazio sia nelle sale interne del ristorante, sia all'esterno, nella meravigliosa cornice dei giardini che si affacciano sullo skyline fiorentino.
Non è un caso che la mostra si fermi proprio a La Leggenda dei Frati. La sosta a Villa Bardini rappresenta una tappa fondamentale del viaggio di “Sheep Art - Arte in Transumanza” e La Leggenda dei Frati, guidato dallo Chef Filippo Saporito, diventa il palcoscenico ideale per questa collezione itinerante. Visioni oniriche, miti classici, scorci metropolitani e figure femminili si fondono in un dialogo tra arte, paesaggio e cucina d’autore.
Paolo Piacenti ha sempre respirato arte fin da bambino, crescendo in una casa che era un vero e proprio punto di ritrovo per pittori e scultori. Questo ambiente ha naturalmente alimentato in lui una passione profonda per l’arte, che lo ha accompagnato lungo tutta la sua vita.
Con il passare degli anni, il lavoro ha portato Piacenti a dedicarsi al buon cibo, e in particolare al formaggio, un prodotto ricco di storia e tradizione. Per lui, l’antica arte casearia non poteva che trovare un legame naturale con la pittura, la forma d’arte per eccellenza. È da questa fusione di passioni e dall’amicizia coltivata con alcuni dei più importanti artisti della pittura contemporanea, molti dei quali legati alla Toscana, che è nato il suo sogno: Forme d’Arte, una piccola produzione di formaggi unici per gusto e immagine.
Dopo quasi vent’anni di degustazioni e presentazioni dei suoi formaggi durante i vernissage degli amici artisti, Piacenti ha sentito l’esigenza di fare qualcosa di più, un omaggio a tutto ciò che ha realizzato grazie al supporto di questi artisti. Da qui è nato il progetto di un "gregge di opere" da portare in giro per il mondo. Insieme all’amico e consigliere di sempre, Fabio Calvetti, Piacenti ha sviluppato l’idea, ma mancava ancora una figura chiave: un curatore capace di trasformare il sogno in realtà.
Quando ha chiesto a Filippo Lotti di diventare il “pastore” di questo gregge artistico, l’entusiasmo di Lotti è stato travolgente. Lotti ha selezionato e coinvolto altri artisti, oltre a quelli già legati a Forme d’Arte, ampliando il progetto con l’aggiunta di fotografi che hanno saputo interpretare le opere e i pittori in modo innovativo.
Oggi, il “gregge” è pronto per la transumanza.
Già dal packaging si vede che Rirò è diverso da qualsiasi altro vino rosso. La bottiglia bianca, con un design moderno, anticipa l’innovazione che si cela all’interno. Questo vino, nato nella storica cantina toscana Barbanera e presentato dal Gruppo Italian Wine Brands, è pronto a rivoluzionare il modo di bere la Toscana.
Rirò nasce con le promessa di diventare l'aperitivo Rosso Italiano, uno status da legare ad un nome semplice, moderno e di impatto. Come esistono numerosi cocktail da aperitivo a base di vino bianco e spirit, così la famiglia Barbanera ha avvertito la necessità di produrre un rosso capace di colmare questo gap nell’offerta. Una scelta che vuole intercettare una domanda sempre più importante e curiosa nel settore aperitivi con un prodotto made in Tuscany e, gettare le basi per un futuro Spritzrirò, a testimonianza della versatilità di questo vino rosso.
Rirò rappresenta quindi un prodotto nuovo, pensato per intercettare questo trend positivo con ad un vino giovane e accattivante, che grazie al suo stretto legame con il mondo della mixology è in grado di ripensare l’aperitivo in una veste, rossa, moderna e cool. Si presenta sotto forma di un rosso senza stagione, pensato sia per essere bevuto freddo grazie alle sue note fresche e vivaci sia all’interno di particolari miscele. L’etichetta è infatti ideale per essere utilizzata come base all’interno di cocktail differenti, siano essi drink estivi o invernali.
Nascono così alcuni drink che spaziano da preparazioni più semplici come il Summer Rirò (Rirò, chinotto, una fetta di arancio e una foglia di menta) o il Fruit Rirò (Rirò, dadi di pesca e ghiaccio) ad altre più complesse. Tra queste ultime rientrano il Passion Rirò, preparato con succo al Passion Fruit, vino e Acqua limone e menta, o il Pink Rirò, con pompelmo rosa, vino e china Martini. Altre miscele capaci di rievocare sapori tipici dell’aperitivo all’italiana sono sicuramente il Bitter Rirò, in cui spiccano i sapori del lampone e arancio pestato uniti a vino, chinotto e sciroppo di zucchero, o il Cherry Rirò, che vede l’utilizzo del rabarbaro, dello sciroppo di zucchero e della ciliegia al maraschino.
Ha portato la sua visione di cucina peruviana a Firenze nel 2022, quando ha aperto il suo primo ristorante in un piccolo locale a Novoli, prima di trasferirsi nell'attuale sede in via Maragliano. Il suo ceviche - da urlo - ha fatto presto il giro della città e oggi approda in uno dei rooftop bar più belli di Firenze. Stiamo parlando dello chef Francy Salazar e del suo nuovo pop-up restaurant al The Social Hub Firenze.
Un’esperienza immersiva nella cucina peruviana, dove i piatti tradizionali peruviani incontrano tecniche contemporanee: questa è la proposta dello Chef Francys Salazar che, a partire dal 1° settembre, per tutto il mese, sarà possibile trovare anche sulla terrazza di The Social Hub in Viale Lavagnini 70-72. Il pop-up del ristorante Sevi offrirà agli ospiti la possibilità di degustare sapori di luoghi lontani in chiave moderna, circondati dalla vista sullo skyline fiorentino.
Nel menu i grandi cavalli di battaglia di SEVI. Primo fra tutti il ceviche, sia nella versione classica che mista, caratterizzata dalla combinazione di polpo e totano insieme al pescato del giorno. Il menu propone anche una serie di piatti dello chef dove emerge la sua visione contemporanea della cucina peruviana, quali i Sevi Tacos, il Polpo anticuchero, il Polpo al panko, oltre a una selezione di dolci che valorizzano i sapori distintivi dei frutti tropicali.
Per completare l’esperienza, il Bar Team di The Social Hub ha creato una drink list, composta di cinque signature cocktail in pairing con le proposte dello chef, come il Bad Kingdom, a base di pisco infuso alla cannella e anice, green chartreuse, limone, zucchero, soda.
Musica dal vivo e DJ set animeranno il pop-up che ospiterà le performance di Arianna Moon e del Duo Gascoigne in alcune serate speciali. Di seguito il calendario degli appuntamenti:
Martedì 13 agosto, alle 20:15, presso Casa Diodoros, nel cuore della Valle dei Templi ad Agrigento, si terrà "Fine Dining Sotto le Stelle". Questa serata di degustazione, organizzata in collaborazione con il Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi e Il Moro Ristorante, rappresenta un’occasione straordinaria per celebrare la ricca tradizione culinaria siciliana in un contesto unico e affascinante.
Gli ospiti saranno immersi in un'atmosfera senza tempo, dove i sapori e i profumi dell'antica cultura greca prenderanno vita, offrendo un’esperienza sensoriale indimenticabile. La cena, un tributo ai sapori autentici e alle tradizioni millenarie del territorio, permetterà di gustare piatti che riflettono la genuinità e la semplicità della cucina greca, con prelibatezze come l’olio d'oliva, vini pregiati e specialità di mare, simboli di abbondanza e raffinatezza culinaria. Un appuntamento imperdibile per chi desidera immergersi nella cultura greca, godendo di una serata all'insegna del buon cibo, della storia e della convivialità.
La dieta dell’antica Grecia, semplice ma ricca di nutrienti, rappresentava un perfetto equilibrio di ingredienti naturali. Il ristorante Il Moro de IButticè, attraverso un’approfondita ricerca antropologica, ha ricreato e celebrato questi sapori antichi, offrendo ai visitatori un'immersione nella storia culinaria greca e la riscoperta di pratiche alimentari salutari. Gli chef Salvatore e Vincenzo Butticè hanno creato un’esperienza gastronomica unica, in cui ogni piatto narra una storia e ogni sapore rende omaggio alle tradizioni della Sicilia. Non si tratta solo di una cena, ma di un’esperienza multisensoriale e culturale completa, che celebra non solo la gastronomia, ma anche l'arte, la cultura e la bellezza del nostro territorio.
Considerata dai greci il pasto più importante della giornata, la cena sarà un vero viaggio nel passato grazie a un menù accuratamente curato dagli chef, che hanno studiato e rielaborato le ricette più autentiche della cucina greca antica. Con l’intento di incantare e deliziare gli ospiti, proporranno una serie di pietanze i cui nomi evocano miti e leggende della mitologia, parte integrante del ricco patrimonio storico dell’Isola.
Con un nome che ha fatto la storia della grande distribuzione ed è entrato a tutti gli effetti nelle cucine degli italiani, la famiglia Rana si spinge oltre aprendo un suo secondo ristorante fine dining.
Si chiama Riviera Restaurant il locale guidato da Francesco Sodano (già chef del ristorante Famiglia Rana a Vallese di Oppeano), situato a Punta San Vigilio, uno dei luoghi più suggestivi del lago di Garda. Questa nuova destinazione gastronomica arricchisce il progetto Riviera, che accoglie gli ospiti con tre diverse anime: Ristorante, Terrazza (un luogo intimo ed esclusivo affacciato sul lago tra ulivi secolari) e Beach Club (spazio rilassante a bordo piscina accessoriato con comodissimi lettini dai teli di spugna color guada).
Diversamente da Famiglia Rana, focalizzato su un’idea di cucina più sperimentale, d’avanguardia e ricerca, il concept di Ristorante Riviera propone un menù identitario ma tradizionale, celebrando i piatti della cultura tradizionale italiana. Lo Chef mette la firma su grandi classici della gastronomia estiva di villeggiatura quali il “Pacchero con coccio e peperoncino verde” e “Devozione, pasta al pomodoro corbarino”. Dalla Campania si passa alle coste iberiche della Galizia, con il “Polpo alla griglia emulsionato alla gallega e clorofilla di prezzemolo”, per tornare in Italia, e nello specifico sulle rive del Garda, con la “Trota in panna acida, frutto della passione e clorofilla d’aneto”.
Francesco Sodano si cimenta inoltre con piatti iconici della nostra tradizione aggiungendo però un tocco personale; ecco quindi che la cotoletta alla milanese si trasforma nella “Milanese di pesce spada”, special al quale si affianca un risotto cotto in estrazione di basilico con crema di Parmigiano Reggiano 30 mesi e pesto di mandorle trapanesi.
La lista dei vini è ampia e concentrata sui bianchi, dalle bollicine francesi e italiane ai territori delle uve a bacca bianca come Friuli-Venezia Giulia, Campania, Liguria e Trentino-Alto Adige. C’è posto anche per i rosati, scelti come accompagnamento ai piatti di pesce, e per i rossi italiani e francesi più celebri. Ecco infine una selezione di vini dolci, dal Passito di Garganega al Recioto, ideali per il momento dei dessert signature di Chef Sodano: il “Tiramigiù” e la Cheesecake al lampone. In aggiunta, una carta dei gelati, tutti rigorosamente preparati da zero utilizzando anche la frutta stagionalmente raccolta nel frutteto del ristorante Famiglia Rana, ricco di lamponi, susine e more di gelso.
Per la prima volta nella sua storia ultracentenaria, il Tour de France prende il via da Firenze e la città risponde. Tante le iniziative per celebrare questo evento, tra cui cocktail list e gusti di gelato dedicati.
"La Grande Boucle" è il tributo alla più celebre gara ciclistica da degustare nell’indirizzo fiorentino Rocco Forte Hotels dal 27 al 30 giugno. La selezione di tre cocktail, ideata dall'Head Barman Federico Galli, celebra la prima volta della della partenza del Tour de France 2024 da Firenze. La "La Grande Boucle" è stata concepita come una vera e propria "volata" per portare gli appassionati delle due ruote anche nel mondo della mixology: ogni drink cattura l'essenza del ciclismo, fondendo sapientemente le sue origini francesi con la tradizione italiana e fiorentina.
Un gusto di gelato per celebrare la storica partenza del Tour de France da Firenze, in programma il 29 giugno dalle Cascine. È il modo con cui la maestra gelatiera Cinzia Otri – titolare della Gelateria della Passera, nell’omonima piazza dell’Oltrarno – ha voluto omaggiare sia la più importante corsa ciclistica al mondo sia uno dei ciclisti fiorentini più conosciuti e apprezzati, Gino Bartali. Il gusto creato per l’occasione, infatti, si chiamerà “Bartali Bartali” e avrà come colore predominante il giallo della maglia del leader del Tour de France, insieme ad una variegatura viola in onore della città del David.
L’intuizione di Cinzia Otri nasce proprio da una circostanza straordinaria: per la prima volta in assoluto nella sua storia ultracentenaria, la più iconica corsa ciclistica al mondo partirà dall’Italia. “Il gelato sarà disponibile nei giorni precedenti l’inizio del Tour de France - racconta Cinzia Otri, la cui bottega è stata indicata dal Financial Times tra i migliori 25 luoghi al mondo dove assaggiare il gelato – e l’ho pensato seguendo la mia filosofia produttiva”. Fino alla fine del mese, all’interno della Gelateria della Passera sarà così possibile scegliere un nuovo gusto che omaggia il Tour de France e Bartali, che quella corsa la vinse nel 1938 e nel 1948. Da qui il “doppio” Bartali che dà il nome al gelato, una crema realizzata con lo zafferano di Fiesole: “Ho cercato una piccola produttrice vicino a Firenze per dare la colorazione gialla a questo gusto. Poi ho aggiunto una variegatura all’iris fiorentino, ovvero il giglio simbolo della nostra città nonché stemma dei Re di Francia”.
Paola Mencarelli aveva lanciato la Amalfi Coast Cocktail Week con un Martini in mano e gli scarponi ai piedi, affondati nella neve di Cortina. “La Italian Cocktail Week arriverà al mare”, è così è stato (o meglio, sarà). Il format sarà lo stesso delle edizioni sorelle, con una grande, bella novità. La Amalfi Coast Cocktail Week si sposterà e lo farà lungo un itinerario tra i migliori Bar d’Hotel e i Cocktail Bar della Costiera Amalfitana.
Masterclass, challenges, iniziative culturali, experience, cocktail list dedicate, aperitivi, party, pop-up bar con i cocktail bar campani e guest shift con ospiti di fama nazionale e internazionale. Dal 23 al 29 settembre la Amalfi Cocktail Week celebra il meglio della mixology campana con ricco calendario di eventi che si snoda nelle principali destinazioni della Costiera: Vietri sul Mare, Cetara, Maiori, Minori, Amalfi, Ravello, Praiano e Positano.
Le danze si aprono domenica 22 settembre con l’Opening Party, un Party esclusivo ai Giardini del Fuenti di Vietri sul Mare, in collaborazione con Side-B Events. Una serata unica e imperdibile in una delle location più affascinanti e caratteristiche d’Italia, con i migliori cocktail Bar di tutta la Campania, inoltre un’area food ed un corner pizza con le eccellenze gastronomiche campane.
Lunedì 23 e Martedì 24 sono dedicati a Cetara, Maiori e Minori. Maiori ospiterà nelle due giornate anche la Maestro Challenge, celebre competizione di bartender ideata da “The Maestro” Salvatore Calabrese, con il Party Finale previsto per martedì 24 Settembre. E’ stata la stessa Paola Mencarelli a invitare The Maestro a far slittare la sua competizione dal consueto mese di giugno a settembre, per dar vita ad un vero e proprio happening in Costiera.
Mercoledì 25 e giovedì 26 Settembre la kermesse arriva a Ravello, per poi spostarsi ad Amalfi venerdì 27 e sabato 28 Settembre e a chiudere il tutto con la giornata finale di domenica 29 Settembre a Praiano e Positano. A questo link l’elenco sempre aggiornato dei cocktail bar e bar d’hotel partecipanti.
“Sono arrivata in Costiera grazie ad un invito. Lo scorso anno mi ha contattata l’agenzia Side-B Events - un’interessante realtà di giovani imprenditori con una grande passione per la Musica e l’Eventistica - per organizzare la prima Cocktail Week italiana sul mare.” Racconta Paola Mencarelli, founder e creative director del format Italian Cocktail Weeks by Paola Mencarelli.
“Per capire la fattibilità del progetto ho deciso di perlustrare la zona, e dopo aver trascorso parte del 2023 a fare sopralluoghi, ricerca e scouting nei grandi alberghi e nei migliori cocktail bar della Costiera Amalfitana, ho capito che il mio format era replicabile anche in questa ambita destinazione. Lo spirito di Amalfi Coast Cocktail Week è lo stesso delle altre Italian Cocktail Weeks ma ho deciso di modulare la settimana secondo criteri diversi, per dar vita a un evento itinerante e dislocato in più località, al fine di dare il giusto risalto alla qualità delle grandi strutture di questa fantastica terra”.
Per questa prima edizione di Amalfi Coast Cocktail Week torna un’iniziativa ideata da Paola Mencarelli per creare sinergie fra il mondo della mixology e quello della cucina, mettendo in risalto anche i professionisti della scena gastronomica della Costiera. La grande novità di quest'anno è il format PASTRY WITH THE SPIRITS, che si aggiunge ai già noti DINING WITH THE SPIRITS e PIZZA WITH THE SPIRITS, nati a Firenze durante la Florence Cocktail Week. In Costiera, il progetto si amplia e include le pasticcerie locali, le quali per tutta la settimana o per una singola serata propongono la loro interpretazione degli spirits nella preparazione di dolci. Gli spirits vengono utilizzati come ingredienti per creare dessert inediti, oltre a pairing con cocktail o distillati lisci.
C’è un’associazione che impiega il talento di diversi chef italiani per sostenere la ricerca contro la Sla e i programmi di presa in carico nutrizionale dei Centri Clinici NeMo. Si chiama Slafood il progetto nato nel 2022 e guidato da Davide Rafanelli, presidente e imprenditore che da 15 anni si occupa di cibo votato all’inclusione sociale.
Dopo avere ricevuto una diagnosi di Sla, Davide ha deciso di sfruttare le proprie competenze per promuovere attività di cura mirate a conservare e custodire il valore dello stare a tavola e della qualità di vita. Lo ha fatto con la collaborazione di Roberto Carcangiu, presidente Apci Chef (Associazione professionale cuochi italiani) e vicepresidente di Slafood, che ha coinvolto nell’iniziativa oltre 60 professionisti del settore tra chef stellati, maestri pizzaioli e pasticceri. Tra i nomi: Carlo Cracco, Elio Sironi, Roberto Valbuzzi, Felix Lo Basso, Fabio Zanetello, Stefano Callegaro, Sergio Mei, Andrea Bevilacqua e tanti altri.
Numerosi gli appuntamenti fissati per questo 2024.
Domenica 12 maggio, presso Palazzo Bovara a Milano, è in programma la cena di beneficenza “SLAnci di gusto: sostenere la ricerca è la nostra migliore ricetta”, alla quale sarà possibile partecipare con una donazione minima di 100 euro a sostegno del Centro Clinico NeMo dell’ospedale Niguarda. Assieme al vicepresidente di Slafood Roberto Carcangiu, saranno presenti il presidente Richemont Club Matteo Cunsolo, gli chef Felix Lo Basso, Roberto Di Pinto (Sine Restaurant), Massimo Moroni (Ristorante Don Lisander), Andrea Provenzani (Il Liberty) e Davide Comaschi (Da Vittorio).
Lunedì 20 maggio, per sensibilizzare sull’importanza dell’alimentazione durante la malattia, si terrà all’università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (Cuneo) una lezione dedicata alla Sla che vedrà in cattedra il presidente Davide Rafanelli; al suo fianco Roberto Carcangiu e la neurologa direttrice area Sla del Centro Clinico NeMo, Federica Cerri.
Ultimo evento di questa primavera sarà l’Asta bikers, prevista per i primi di giugno, in cui verrà messa all’asta una motocicletta Harley Davidson e il cui ricavato andrà al Centro Ricerca NeMo. Nel corso della giornata, gli chef dell’associazione prepareranno alcune ricette tradizionali in chiave gourmet abbinate a vini selezionati.
Con l’arrivo dell’estate, venerdì 21 giugno avrà luogo lo “Sla Global Day: giornata mondiale della consapevolezza sulla Sclerosi Laterale Amiotrofica”. Per l’occasione, Slafood ha organizzato una cena in bianco a Vedano al Lambro, in Brianza, dove Rafanelli vive con la sua famiglia. Cucineranno per 200 ospiti 8 chef dell’associazione, a simboleggiare gli otto Centri Clinici NeMo.
A luglio, in piena stagione estiva, si terrà invece a Livorno una cena sulla spiaggia in collaborazione con Francesco Lorenzini, paziente NeMo e amministratore delegato di Lorenzini Group. Durante l’evento, chef e gruppi imprenditoriali sosterranno Slafood con le loro donazioni.
«Ognuno di questi appuntamenti è stato pensato con l’obiettivo di sostenere la ricerca scientifica e di sensibilizzare l’opinione pubblica su una malattia rara che attualmente non ha una cura – afferma il presidente Davide Rafanelli – Per chi ne è affetto, rappresenta una vera e propria sentenza. È importante coinvolgere le persone e spiegare loro che insieme possiamo fare la differenza, nella speranza che in futuro si possa dire: è possibile guarire dalla Sla».
Era il 1900 quando, in Norvegia, si iniziò a sviluppare un trend piuttosto bizzarro. Un gruppo di montanari si infilò gli sci ai piedi e si sfidò a scendere le curve ripide della pista con un boccale di birra in mano. Vinceva chi arrivava a fine pista senza rovesciarne il contenuto. La cosa fece scalpore e a Morgedal, Valle Norvegese del distretto di Telemark, venne organizzata la prima gara ufficiale.
Di anni ne sono passati ma c’è chi ha voluto riportare in auge questa wave, sostituendo la birra con una coppa Martini e creando una competizione in chiave tutta italiana. Si tratta della Mixology’s Cup, la gara di sci e snowboard firmata Cortina Cocktail Weekend che si è tenuta a marzo sulla pista a Cortina d’Ampezzo per chiudere la tre giorni più entusiasmante delle Dolomiti.
Lo scenario è quello di una festa. Una domenica di sole e i grandi protagonisti della industry che si ritrovano sulla neve facendo il tifo per la bartender e il brand ambassador preferiti, tra un caffè corretto con il Vov e un Bloody Mary. È in momenti come questi che ti rendi conto ancora una volta di come il mondo del bar sia una famiglia e di come le Italian Cocktail Week creino ponti non solo tra le station.
Per la Mixology’s Cup, poche e semplici regole. La partecipazione, aperta a bartender, appassionati di cocktail e di sport invernali, è gratuita. Si indossa la pettorina logata Cortina Cocktail Weekend e si scende lungo la pista Socrepes tenendo una coppa martini in mano. Lo scopo è completare la gara di slalom nel minor tempo possibile, senza saltare le porte e rovesciando il minor quantitativo del cocktail a base di No.3 London dry Gin, con aggiunta di zest di limoni di Acquapazza Cetara e le olive di Incuso.
In veste di giudici i maestri di sci della Scuola di Sci Snowdreamers Cortina, che misurano il tempo e il contenuto dei bicchieri, decretando i vincitori. A fondo pista, coordinate da Antonio Ferrara (Bar Manager di The Bar, Aman Venice di Venezia), le postazioni bar Cortina Cocktail Weekend di Altamura Distilleries, Amante 1530, Campari Group, Colesel, Nonino, Vov, che hanno proposto ognuna un signature cocktail dedicato alla gara.
L’idea non poteva che essere di Paola Mencarelli, mente e anima del format Italian Cocktail Week, in continuo fermento.
“Per l’edizione 2024 di Cortina Cocktail Weekend ho voluto dar vita a una formula più snella di quella del primo anno, cucita su misura sulla stessa Regina delle Dolomiti.” Racconta la stessa Paola Mencarelli. “Come da tradizione per gli eventi sono stati coinvolti Cocktail Bar e Bar d’Hotel, ma la novità di questa seconda edizione sono stati gli appuntamenti organizzati in collaborazione con Event Partner: brand e location esclusive del luogo come boutique di alta moda o gallerie d’arte, che si sono messi a disposizione per promuovere una diversa fruizione del cocktail andando così a creare un dialogo fra mondi diversi. E a conclusione di tutto non poteva mancare la seconda edizione della Mixology’s Cup, un momento unico, divertente e spensierato, che trasporta l’idea di drink in una dimensione ludica e differente da quella del cocktail bar, concretizzando sulle piste due mie grandi passioni, lo sci e il cocktail Martini”.
La Mixology’s Cup è stato solo uno dei 28 eventi della seconda edizione della Cortina Cocktail Weekend. Guest Shift nazionali, aperitivi e aprèes ski, iniziative culturali e attività ricreative hanno permesso di far scoprire al grande pubblico una Cortina diversa, non a tutti conosciuta. Durante tutta la tre giorni, nei Bar d’Hotel e Cocktail Bar aderenti alla Cortina Cocktail Weekend si sono alternati bartender da tutta Italia con speciali drink list a base di Altamura Distilleries, Amante 1530, Campari Group, Colesel, No3 London Dry Gin, Nonino, Vov, Aramaspirits, Casamigos, Santa Teresa 1796, Xedequa, e Yerbito.
Il format Cocktail Week, nato a Londra nel 2008, è stato portato in Italia da Paola Mencarelli nel 2016, quando ha deciso di organizzare nella sua Firenze la prima edizione di Florence Cocktail Week.
Tre anni dopo arriva Tuscany Cocktail Week e, a seguito del successo delle kermesse Toscane, nel 2020 Aman Venice chiede a FCW di esportare il format a Venezia, per organizzare anche nella Serenissima la prima manifestazione veneziana dedicata alla mixology. E per il 2024, c’è un’entusiasmante novità: Amalfi Coast Cocktail Week. La manifestazione si aggiunge al progetto madre Italian Cocktail Weeks by Paola Mencarelli con lo stesso unico, chiaro obbiettivo: valorizzare la miscelazione di qualità delle realtà cittadine e diffondere la cultura del Bere Consapevole e Responsabile.
Ph: Federico Galeazzi
Nel marasma di ristoranti che popolano le strette vie del centro storico fiorentino, emergere è un'impresa ardua. Serve quel tocco distintivo che catturi l'attenzione, perché in un panorama dove ogni cucina rivendica di essere un equilibrio tra tradizione e innovazione, con ingredienti locali e di stagione, distinguersi diventa complicato. Tuttavia, c'è un'eccezione che si fa notare con fierezza lungo via degli Alfani, tra il Duomo e Piazza SS. Annunziata: Martarè. Questo nome, orgogliosamente esposto su un'insegna, trae origine da un dolce, una torta che ha fatto la storia.
La narrazione di Martarè inizia molti anni addietro, in una piccola bottega gestita da una famiglia, dove sbocciò l'amore tra gli attuali gestori. Col passare del tempo, la bottega si trasforma in un locale più ampio, e la loro torta al cioccolato conquista fama e reputazione. Si tratta di un dolce preparato con quattro cioccolati fondenti provenienti da Perù, Madagascar, Repubblica Dominicana e Venezuela, che rende omaggio alla famosa torta al cioccolato del pasticcere fiorentino Giulio Corti. È da questo successo che deriva il nome del locale.
Il menu proposto si distingue per la sua semplicità, pur mantenendo una cura particolare per la tecnica e offrendo alcuni piatti audaci. Il punto di forza risiede nella genuinità degli ingredienti, nella vasta selezione di vini e nell'atmosfera accogliente e luminosa, che evoca la freschezza della primavera.
Un consiglio da tenere a mente è quello di dare uno sguardo al calendario degli eventi. Ogni mese, infatti, viene proposta una cena a tema ad un prezzo speciale e competitivo, accompagnato da una selezione di vini provenienti da una cantina locale.
Per la seconda cena a tema della primavera, in programma per venerdì 19 aprile alle 20:15, Martarè organizza una serata enogastronomica con un quiz e un premio speciale. Il menu è stato attentamente selezionato e sarà accompagnato dai vini dell'Azienda Società Agricola Macinatico dei fratelli Massi di San Gimignano.
Il costo della cena è di 35 euro, vini inclusi.
© Copyrights by Nerospinto , Tutti i diritti riservati.