
Al Teatro Manzoni di Milano scoppia La guerra dei Roses: la commedia che dà vita a un grande amore
Da oggi, 9 novembre, fino al 26 novembre, al Teatro Manzoni di Milano, va in scena La guerra dei Roses, una commedia pronta a dare vita ad un grande amore.
Al Teatro Manzoni, Milano, da oggi è in scena La guerra dei Roses, una commedia scritta da Warren Adler e magistralmente guidata dalla regia di Filippo Dini.
La guerra dei Roses è il titolo di un romanzo datato 1981 e, otto anni dopo, di un successo cinematografico diretto da Danny De Vito.
La storia è ormai molto nota, soprattutto grazie alla pellicola e alla grande interpretazione dei due protagonisti (Michael Douglas e Kathleen Turner) e racconta della lenta e terribile separazione dei due coniugi Rose.
Lui, ricco e ambizioso uomo d’affari, pieno d'orgoglio per la sua fortunata carriera e lei, una moglie obbediente, ma mai troppo sottomessa che lo ha sempre sostenuto e accompagnato nella sua ascesa, con amore, stima e un pizzico di appagamento che le comodità del lusso sanno dare.
In una cornice di grande amore, sincera passione, i coniugi Roses sembrano lontani dalla rottura e da qualsiasi senso di disfatta.
La loro vita sembra essere (ed è!) motivata soltanto dal reciproco amore.
Tuttavia, in un battito di ciglia, tutto cambia, così come solo la vita sa fate.
La mancata realizzazione professionale di lei fa infrangere l'idillio amoroso rompendo il delicato equilibrio di coppia.
Tutta la loro vita viene, improvvisamente, riscritta dalla mano di lei che, prendendo coscienza della sua mancata realizzazione, si scaglia sul suo amato, il vero colpevole, in un crescendo di cattiveria, rabbia e reciproche atrocità, fino alle estreme conseguenze. Ma ogni grande amore degno di tale nomea fa grandi giri e poi torna sempre.
E la grandezza di questo amore, divenuto sofferto e catastrofico, si esprime in tutta la sua forza con la fine della commedia.
In questa commedia veniamo messi di fronte alle emozioni pure, alla natura umana in tutta la sua crudezza, senza veli e nel momento di più grande debolezza: la separazione di un uomo e una donna che hanno condiviso un grande amore.
La guerra più sanguinosa della storia inglese, una guerra tra due rami della stessa famiglia, tra due rose su un medesimo stelo.
Quella messa in scena dalla regia attenta di Dini e scritta dalla mano sapiente, ma impetuosa, di Alder, è una guerra tra due fazioni, tra due schieramenti, tra due volti e due cuori distrutti.
Si è appositamente di far rappresentare tutti i protagonisti a solo quattro interpreti, due uomini e due donne, che scendono nell'arena per combattere con le unghie e con i denti difendendo la loro esistenza e dandone un senso.
Il signor Rose e la signora Rose, con i loro doppi che interpretano i rispettivi avvocati ed altri personaggi in cui i protagonisti si imbattono, vivono un sogno, o forse un incubo, senza un lieto fine in un turbine di emozioni che, quasi, tolgono il fiato.
I protagonisti della commedia, intelligentemente interpretati da Ambra Angiolini e Matteo Cremon, lottano senza esclusione di colpi e ci travolgeranno in una guerra di le emozioni vere, ruvide e potenti che solo un amore così grande può far nascere e può distruggere.
La commedia, in scena da oggi al Teatro Manzoni di Milano, riuscirà a farci piangere, un secondo prima per le risate della comicità spassionata e un secondo dopo per un turbamento profondo, lasciandoci come disorientati nell'accorgerci che la vera guerra messa in scena è con i propri fallimenti, i più intimi e i più oscuri.
La vera guerra nel nostro io, nella persona in sé dove viene difficile distinguere vittime e carnefici.
La guerra dei Roses, la commedia scritta da Adler, riesce a darci nuove letture di noi stessi, forse con leggerezza e un tenue sorriso sulle labbra, dandoci la possibilità di tenderci verso l'altro, di aprirci al prossimo e al mondo esterno, dove donna e uomo capiranno i propri limiti, li abbracceranno e sceglieranno di migliorarsi ogni giorno, per se stessi e per l'altro.
Serena Riva
