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OGGI CHIACCHIERO CON: MALIKA AYANE, CANTANTE, MUSICISTA, COMPOSITRICE E…PRATICANTE DI YOGA INTEGRALE
Un'intervista esclusiva alla cantante Malika Ayane
Un giovedì mattina come tanti altri al centro Parsifal di Milano...ma con un'ospite speciale praticante di Yoga Integrale: Malika Ayane.
Dopo una splendida Sadhana, condotta dalla maestra di Yoga Teresa Sindoni, Malika racconta per Parsifal e per Nerospinto_ in[sano] la sua esperienza sullo Yoga, come ha iniziato e cosa pensa della cultura e degli argomenti yogici.
Domande:
1-La domanda sorge spontanea: come ti sei avvicinata al mondo dello Yoga?
Mi sono avvicinata intanto per curiosità nel periodo in cui era diventato un fenomeno di massa. Appena rimasta incinta di mia figlia ero completamente nel panico e ho pensato che potesse essere un modo per avvicinarmi ai miei sentimenti nonché ad ascoltarmi un po' di più. Tuttavia ho rimandato per qualche tempo questa scelta e recentemente è stato il mio violinista nonché arrangiatore d'orchestra, Daniele Parziani, a portarmi qui al centro Parsifal di Milano del quale non riesco più a farne a meno.
2-Senti che la pratica, in qualche modo, aiuti la tua vita personale e professionale? In che modo?
Si perché riesco sempre di più a fare mio il concetto del “qui e ora” e dell'ascolto delle mie necessità limitando i momenti di panico generale in cui mi faccio travolgere dall'emotività. Lo Yoga inoltre riesce a garantirmi un'apertura verso il mondo molto più amplia e positiva.
3-In cosa ti sei ricreduta iniziando a praticare Yoga? Insomma…avrai avuto qualche idea stramba della pratica…oppure hai iniziato senza nessun preconcetto?
Purtroppo sono una di quelle persone che si sente in qualche modo sempre fuori luogo e sempre ospite di una situazione quindi il preconcetto che in qualche modo avevo era che il mondo dello Yoga fosse un ambiente molto circoscritto che richiedesse delle personalità e degli atteggiamenti ben precisi. E invece con mio grande piacere ho scoperto che tutto è incentrato su una grande libertà di espressione individuale che non ho incontrato da nessun'altra parte e di questo ne sono molto felice.
4-Come ti senti subito dopo aver praticato?
Sento una sensazione di profonda bellezza: andando a vedere la parte più superficiale della mia persona sono più dritta, lunga e leggera: leggera sia fisicamente che nella mia mente. Mi fa meno male lo stomaco per esempio. Quando esco mi sento molto più “in linea”...è come se avessi fatto ordine. Lo Yoga è perfetto per fare qualsiasi cosa.
5-Secondo te lo Yoga sta diventando una cosa “alla moda”?
Trovo che lo Yoga abbia avuto un momento in cui andasse più di moda rispetto ad oggi: le mille palestre in cui si può praticare ne sono un esempio...oppure i DVD, ecc. Sono contenta che tutta questa attenzione si sia spostata sul Pilates e sul Bikram Yoga. Per cui, egoisticamente parlando, sono contenta di trovare meno frequentate e concentrate le scuole di Yoga riuscendo a praticare con calma e tranquillità.
6-Pratichi anche in privato? Quando sei in tour e non puoi venire a praticare al Parsifal?
Durante le tournee capita: dato che due ragazzi che praticano con me suonano anche con me cerchiamo di fare in modo di praticare specie se siamo in posti molto belli. Nelle ultime tappe ci siamo ritrovati in spiagge e in giardini bellissimi in cui eseguire qualche sessione mini di Yoga.
Mi sono resa conto che, soprattutto quando sono fuori casa, trovo inaccettabile non prendere 5 minuti di tempo per me stessa per praticare dei saluti al sole.
7-Fantasie…dove ti piacerebbe praticare Yoga al di fuori di questa sala di pratica? Spiaggia? Foresta? Un castello abbandonato?
Su un tetto di un grattacielo.
8-Parlaci dei tuoi maestri Parsifal: come li vedi, li senti, li percepisci? Cosa stai apprendendo da loro?
La cosa che mi piace, e quello che ho intuito, delle mie insegnati è proprio come nella diversità e negli approcci diversi ci sia un insegnamento comune. Riescono a stimolare continuamente la curiosità sulla materia dello yoga non permettendo di adagiarsi su una finta consapevolezza di aver capito che cosa faccio: portano a un continuo volersi arricchire e incrementano la voglia di perdersi in questo argomento.
9-Quale parte della pratica dello Yoga hai trovato più “ostica da digerire” agli inizi del tuo percorso yogico?
Quella dell'abbandono e la concentrazione. Riuscire a stare seduta. Lasciare fuori tutto è davvero una cosa complicatissima!
10-Spettegoliamo un po’…sai di qualche altro tuo collega che pratica Yoga? E ne hai avuto modo di parlare o scambiarvi dei punti di vista?
In realtà no...mi guardano come se fossi la cantante New Age anni '80. (ride)
BOTTA E RIPOSTA: UNA DOMANDA, UNA PAROLA COME RISPOSTA
Asana che preferisci di più_ Non ci sono ancora arrivata…e poi sono complicate!
Un libro utile_ La signorina Else di Arthur Schnitzler
Una frase utile_ Il meglio deve ancora venire
Un viaggio utile_ uno qualsiasi
Una canzone utile_ una qualsiasi, purché abbia un senso per chi l'ascolta
Colore preferito_ nero
Azione o meditazione?_ agire meditando
Una bevanda che consigli_ verbena
Namasté,
Vittorio Pascale
Allievo praticante di Yoga Integrale presso il Centro Parsifal Yoga, Milano
Fondatore della pagina Fb: Yogamando
Studioso e praticante di Buddismo Tibetano
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