
World Bartender Day: i cocktail bar e le ricette dei drink per celebrare questa Giornata
Si celebra il 24 febbraio il World Bartender Day, la Giornata dedicata ai bartender di tutto il mondo nella quale possono mostrare le loro abilità, il loro talento e le loro creazioni uniche. La nostra selezione di cocktail bar e di ricette dei bartender di Milano per festeggiare al meglio questa Giornata
Sono le nostre persone preferite nelle serate giuste perché, oltre che servirci da bere, bartender e baristi in generale offrono spesso un orecchio che ascolta, dandoci qualche consiglio o semplicemente scambiando due chiacchiere con noi. A volte si potrebbero considerare quasi come dei terapisti.
Storia del World Bartender Day
Potrebbe sembrare ultramoderna, ma invece quella del bartending è considerata una delle professioni più antiche conosciute dall'uomo. Si dice che sia nata nel 1400 in diverse località, dall'antica Roma, alla Grecia fino all'Asia. A quel tempo i bartender erano locandieri che producevano in proprio birre, liquori e vini da servire ai clienti.
Nel 1862, il famoso barista americano Jerry Thomas, "padre del bartending" famoso per i cocktail speciali che creava nei suoi bar di New York City, pubblicò The Bar-tender's Guide (conosciuto anche con il titolo How to Mix Drinks o The Bon-Vivant's Companion), il primo libro sui drink distribuito negli Stati Uniti che continua anche oggi ad essere lo standard per chi vuole imparare a fare da bere. Da allora la professione del bartender è diventata più popolare, mirando sempre più a creatività, abilità e attenzione per i dettagli.
Terry Monroe, Corniola - Old Fashioned / Photo: Erik Hor - Bicchiere: Felicia Ferrone
Il mondo bartending subì un piccolo stop durante gli anni '20 e all'inizio degli anni '30, quando gli Stati Uniti attraversarono il Proibizionismo, ma ne uscì più forte che mai. Al termine dell'era proibizionista, infatti, quando agli americani fu nuovamente permesso di comprare e vendere alcolici, ci fu una forte richiesta di scuole per bartender. A metà degli anni '30, infatti, i proprietari di bar e ristoranti iniziarono ad aver bisogno di baristi formati, quindi furono aperte numerose scuole per soddisfare le necessità.
Il World Bartender Day celebra il genio creativo ed il talento dei baristi di tutto il mondo. Si dice che questa Giornata nacque probabilmente durante una gara di cocktail che si svolge in Australia e Nuova Zelanda, chiamata The Perfect Blend.
I cocktail bar e le ricette dei bartender per celebrare il World Bartender Day
Celebriamo le donne e gli uomini che lavorano dietro i banconi di tutto il mondo per servire clienti assetati: per il World Bartender Day ecco la nostra selezione di cocktail bar e di ricette dei migliori bartender di Milano per festeggiare con un ottimo drink questa giornata.
Mantra, il primo locale milanese Bohemien Chic di Isola
A Milano in zona Isola ha aperto Mantra, il primo locale ispirato alle atmosfere Bohemien Chic, che mixa ispirazioni provenienti dalla cultura bohemien e dall’estetica hippie degli anni ’60 e ’70. Situato in via Jacopo dal Verme, Mantra è il nuovo progetto dal respiro internazionale concepito dal giovane imprenditore Fabio Morelli, che dopo l'ormai consolidata esperienza alla guida di Agua Sancta, una delle mezcalerie più amate di Milano, ha fondato questo nuovo cocktail bar dall'originale concept.
Mantra basa la sua offerta su un menu food healthy: si possono assaggiare piatti iconici della cultura gastronomica mediorientale, di quella fusion orientale ma anche qualche accenno ai sapori messicani. Un mix di culture gastronomiche che si incontrano nei piatti in stile tapas: babaganoush, hummus, guacamole, cous cous persiano, tacos messicani e aguachile. A pranzo si possono gustare insalate, poke e tortas messicane farcite anche con ingredienti planted based. La drinklist, ideata da Fabio Morelli, è composta da classici e reinterpretazioni, attraverso twist contemporanei con influenze mediterranee e latine: trovano spazio le varianti sullo Spritz, il Moscow Mule, il Negroni e il Tommy’s Margarita.
Non manca l'attenzione alla sostenibilità: il recupero degli elementi e il loro riutilizzo è la linea guida che ha portato all'ideazione del locale. In cucina e al bar la materia prima viene massimizzata con l'obiettivo di trasformare ogni scarto di ingrediente in qualcosa di nuovo. La sostenibilità è protagonista anche nel servizio, utilizzando solo bicchieri monouso riciclati e compostabili, così come le cannucce e i piatti da portata. Instagram @mantra.milano
Backdoor 43, il cocktail bar più piccolo al mondo
4 mq di superficie e 4 coperti. Appartenente al Gruppo Farmily e al 62esimo posto dei Top 500 Bars, si trova a Milano in Ripa di Porta Ticinese. Un concept semplice, un solo locale, due maniere di viverlo: il servizio take-away e il servizio all’interno. Le regole da seguire sono poche: si entra solo su prenotazione.
Backdoor 43 - Credits: Giulio Masieri
Ottenuto uno slot di prenotazione, il Backdoor 43 resta a disposizione del cliente per un massimo di un'ora. Se si rimane all’esterno si può vedere il volto del barman, ma non prima che abbia indossato la sua maschera di Guy Fawkes (V per Vendetta). Il Backdoor 43 ospita un'incredibile collezione di oltre 200 etichette di whisky provenienti da tutte le parti del mondo. Si tratta di un'esperienza unica in cui si viene catapultati in un mondo parallelo fatto di boiserie e oggetti da collezione. Il tutto viene reso ancor più speciale dalla possibilità di poter scegliere la propria playlist musicale e dalla presenza di un barman totalmente a propria disposizione, pronto a creare drink tailor-made. Instagram @backdoor43_milano
Terry Monroe e la CockTEAlist di Opera 33
L'alchemica barlady fondatrice di ORO scrt Room e Opera 33, esclusiva Cocktail Society controcorrente in via Farini, ha ideato la nuova CockTEAlist, una lista di 12 drink a base di tè, herbal tea e spezie, che resterà in vigore tutto marzo, affiancando le sue proposte più classiche di Opera 33 e le creazioni estemporanee.
Denominatore comune dei tea-cocktail è l’estrazione del tè fatta nell’alcool: ciò che si ottiene è un alcolato di tè, utilizzando l’alcool contenuto nel distillato per eterificare gli aromi del tè, creando così un profumo del tè “alcolico”. Questo alcolato di tè va poi in sospensione nel drink (tecnicamente si chiama floating) creando inoltre un suggestivo gioco di colori.
Tra i cocktail proposti, troviamo il Whisky Blazer, a base whisky con tè nero affumicato Lapsang Souchong, che, caldo e suadente, nel ritmo delle stagioni rappresenta l’autunno: dà l’addio all’estate e prepara gli animi all’inverno. Il suo colore è l’arancione, quello delle foglie che cadono. Whisky e tè Lapsang Souchong anche per la proposta più invernale dell'Old Fashioned, che esibisce un floating fatto con tintura di Lapsang Souchong le cui foglie sono state fatte macerare in un whiskey Woodford Reserve, tipico bourbon americano. Coloro dominante: il marrone del legno.
Terry Monroe, Giada - Martini Taiping Houkui / Photo: Erik Hor - Bicchiere: Felicia Ferrone
Con la primavera si sorseggia in coppa il Martini Taiping Houkui, il classico Martini perfect serve dove il vermouth sciacqua il ghiaccio per essere poi proposto accanto in un bicchierino, mentre il gin in realtà è tè Taiping Houkui (un tè verde dalle lunghe fogli e dal caratteristico sapore erbaceo) estratto nel gin. Finisce il cocktail un profumo artigianale di salvia e tè. IL suo colore è il verde giada. E infine arriva l’estate, arrogante come la tequila che comanda in questo cocktail: si chiama Hibiscus Sunrise ed è un long drink dal color rubino, che appartiene alla famiglia dei Paloma, ma che si distingue con un floating di tintura di hibiscus (carcadè) fatta nel tequila, al quale si unisce una soda di pompelmo e un profumo artigianale alla rosa.
Immancabili il GinTea Tonic, dove il tè viene estratto in un London Dry Gin, il classico Matcha Grasshopper, dove il tè matcha è lavorata con un latte senza lattosio, a cui vengono aggiunti crema di cacao e un liquore artigianale d'orange e matcha e il Long ISLAND ICE TEA, un autentico Ice Tea, con 5 estrazioni di tè diverse per i 5 distillati di riferimento (tè bianco Blanc d’Anji nella vodka, tè rosso Roiboos nel rum, tè verde Taiping nel gin, tè nero China Black nel tequila e Matcha nel triple-sec). opera33milano.it
Terry Monroe, Rubino - Hibiscus sunrise / Photo: Erik Hor - Bicchiere: Felicia Ferrone
Le ricette
Old Fashioned
1 zolletta di zucchero, scorza di arancia e bitter artigianale al tè nero
1 splash di soda
5 cl di whiskey americano
1 cl di tintura di Lapsang Souchong nel whisky americano
Tecnica: building on ice, stirring in glass
Martini Taiping Houkui
1 cl di vermouth
5 cl di gin
Profumo di salvia e tè
Tecnica in&out, stirring in glass
Hibiscus Sunrise
3 parti di pompelmo soda
2 parti di tintura rossa di Hibiscus nel tequila
Profumo di rosa
Tecnica: building on ice
BOB Milano
Photo: Sgsm Studio
BOB è un fantastico cocktail bar in via Borsieri (zona Isola) dal respiro internazionale, adatto a una clientela esigente che ama le cose fatte bene e studiate nei minimi dettagli. Da BOB i "rituali" come il bello e il buono si abbracciano e proiettano l’esperienza individuale e conviviale in un contesto esotico. Il menù parla chiaro in questo senso: proposte drink e food dal sapore asiatico e d'oltreoceano, come il Bao (panino cotto al vapore) in diverse vesti o i ravioli al vapore artigianali. www.bobmilano.it
Dalla nuova drink list di BOB, vi proponiamo il secondo cocktail iconico tratto dal cluster dedicato ai Punch, ideato dal team di bartender capitanato da Cesar Araujo.
Credits photo: STUDIO MAIGIU
Comfort Flavours like the “MILK&HONEY”
Ingredienti
Wild Turkey Bourbon
Honey mix
Limone Oolong
Tripstillery, il primo cocktail bar con distilleria
Ph Credit. Tolga Sarikose
La novità firmata Flavio Angiolillo del Farmily Group rivoluziona il concetto di cocktail bar, aprendo così un nuovo capitolo della “Milano da bere”. Unico nel suo genere, Tripstillery è un locale sperimentale e poliedrico situato in piazza Alvar Aalto che porta in città un concept innovativo mai visto prima, riservando ai clienti un’esperienza unica e irripetibile grazie all’alambicco, vero protagonista della scena, a disposizione di chi vuole sperimentare l’idea di creare un distillato, un amaro, un liquore esclusivo con una ricetta e un'etichetta personalizzata.
Ph Credit. Tolga Sarikose
Tutto questo è possibile con l’aiuto di Francesco Zini, mastro distillatore, che accompagna tutte le fasi della creazione, a partire dalla selezione di spezie e botaniche. Ma Tripstillery non è solo un cocktail bar, è anche cucina: il locale infatti è aperto tutto il giorno, dalla mattina per ottime colazioni, per aperitivi, pranzi e cene con una proposta gastronomica ricca di sapori, preparata con ingredienti di prima qualità. Instagram @tripstillery
1930 Cocktail Bar, il secret bar più famoso di Milano
Uno speakeasy di eleganza assoluta, dal fascino misterioso, dove potersi rilassare, godere di un buon drink leggendo un libro o ascoltando dell'ottima musica dal vivo. 1930 è il cocktail bar segreto più famoso di Milano, fiore all'occhiello dei locali di Farmily Group e gestito dal bartender Fabio Benjamin Cavagna. Pochi sanno dove si trova, eppure è famoso in tutto il mondo ed è da quattro anni nell'ambita classifica dei The World's 50 Best Bars.
1930 Cocktail Bar - ANTONIO & CLEOPATRA
All'interno del locale si respira un’atmosfera vintage e curata in ogni dettaglio, dal bancone in legno al pianoforte. Come vuole la tradizione degli speakeasy, l’indirizzo del 1930 Cocktail Bar è noto solo a pochi eletti – gli appassionati al mondo mixologist e gli amici di Farmily Group: per accedervi è infatti necessario instaurare un rapporto d'amicizia con i ragazzi parte dello staff dei locali del gruppo, un rapporto che va curato e coltivato nel tempo. Solo a quel punto, il cliente potrà scoprire come accedere al locale più segreto ed esclusivo della città.
La nuova drink list del 1930 Cocktail Bar celebra le forti emozioni, i colori sgargianti e i sapori intensi e indelebili che caratterizzano il meraviglioso continente Africano. Instagram @1930cocktailbar
ITER, il fusion cocktail bar
“From Italy to the world”. Inaugurato nel 2017 da Flavio Angiolillo e dal Gruppo Farmily, ITER è il primo fusion cocktail bar con cucina in via Mario Fusetti a Milano, unico nel suo genere, perfetto per trascorrere il dopocena in un'atmosfera intima e accogliente. L'ecletticità e la semplicità del locale coinvolgono le persone in un viaggio senza tempo, in cui mixology e cucina raccontano i sapori e le storie dei luoghi più curiosi e sorprendenti di tutto il mondo.
Ispirato alla tematica del viaggio, è un vero e proprio aeroporto gastronomico, che lascia aperto il suo gate a contaminazioni di gusto e cultura provenienti da ogni parte del globo. Ogni sei mesi, Iter cambia viaggio, cambiano i prodotti e cambia anche l’arredamento del locale, per portare l’ospite in Paesi diversi. La nuova drink list di ITER è ispirata alla Scozia: un racconto della natura vigorosa, declinata nell’eccezione dei quattro elementi ACQUA – ARIA – FUOCO – TERRA. Instagram @iter_milano
Madre, tacos limited edition abbinati al twist sul Margarita
Il locale di cucina messicana del gruppo Seguilabocca in via Savona, reinterpreta il Margarita, uno dei cocktail più amati, bevuti e rivisitati dai bartender di tutto il mondo, in abbinamento a due tacos in limited edition firmati dalla Chef messicana Ana Escobar: un tacos a base di Barbacoa, una carne sfilacciata di manzo messicana che si caratterizza per la lunga e lenta cottura con foglie di agave e spezie, che ben si sposano con i sentori del Margarita, e un'alternativa vegana di tacos con funghi champignon Portobello cotti con gli stessi ingredienti, in modo da avere come risultato gli stessi profumi e sapori. www.madre-milano.it
Una proposta disponibile fino a domenica 26 febbraio, nella settimana in cui si celebra, oltre che il World Bartender Day, anche il Margarita Day (22 febbraio).
La ricetta
Twist sul Margarita by Madre
2 oz Tequila
2 oz Cointreau
1 oz Suco di lime
2 oz di soda di agrumi, per rendere il tutto più "pop"
Sale
Ghiaccio
Scorza di limone
Percento Lab
Percento Lab è un progetto di Chinese Box Milano, il popolare cocktail bar nel cuore di Moscova. Non è un cocktail bar ma uno spazio innovativo situato in viale Stelvio a Milano, con un'Accademia dedicata alla cultura della mixology, dalla formazione tecnica rivolta all’insegnamento dell'utilizzo di macchinari specifici, alla cultura del prodotto (distillati e non), fino alla costruzione di veri e propri menu e drink list. All’interno di Percento Lab vi è anche una parte Bottega dedicata alla vendita al dettaglio, con le migliori proposte e selezioni di bottiglie alcoliche, spezie per mixology e cucina e ghiaccio trasparente. www.percentolab.it


Giorgia Brandolese
Da The Wire ai Pearl Jam, passando per Grant Achatz. Musicista, Giornalista, laureata in Comunicazione pubblicitaria, nel corso degli anni si specializza in Cinema, Serie Tv, Alta Cucina.
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