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Dal 5 luglio al 4 agosto la Fondazione Cinetica Italiana propone un omaggio a Toni Servillo, il più grande talento vivente del cinema italiano.
La rassegna è presso il MiC, Museo Interattivo del Cinema e Spazio Oberdan ed è composta da dodici pellicole, tra cui alcuni rarissimi titoli e una pièce teatrale in cui le sue interpretazioni camaleontiche emergono appieno.
L’attore napoletano ha sempre scelto di interpretare con intensità e rigore personaggi carichi di sofferta umanità in film che hanno lasciato un segno nella nostra storia del cinema. Da vent’anni a questa parte il suo nome su una locandina è sinonimo di qualità.
In programma successi presenti e passati come L’uomo che piantava gli alberi, La ragazza del lago, Una vita tranquilla, Il gioiellino, E’ stato il figlio e Viva la libertà, i rarissimi Luna Rossa e Gorbaciof e il Premio della giuria al Festival di Cannes del 2008, oltre che Premio Oscar per il Miglior trucco agli Academy Awards Il Divo.
Lo Spazio Oberdan intende riservare particolare attenzione a L’uomo in più, primo lungometraggio della coppia Toni Servillo-Paolo Sorrentino, che avrebbe prodotto in seguito altri grandi film. Un binomio formidabile che viene riproposto in Le conseguenze dell’amore, La grande bellezza e soprattutto in Sabato, domenica e lunedì, ripresa filmata per la regia di Sorrentino del bellissimo spettacolo teatrale messo in scena da Servillo qualche stagione fa e che è stato inserito in rassegna per dar conto anche del talento teatrale del formidabile attore napoletano.
Il calendario prevede al Museo Interattivo del Cinema:
Venerdì 5 luglio 0re 19: 'Luna rossa'
Domenica 7 luglio ore 15: 'L'uomo che piantava gli alberi'
Domenica 7 luglio ore 17: 'Gorbaciof'
Domenica 7 luglio ore 19: 'Una vita tranquilla'
Venerdì 12 luglio ore 19: 'Le conseguenze dell'amore'
Domenica 14 luglio ore 17: 'E' stato il figlio'
Venerdì 19b luglio ore 19: 'La ragazza del lago'
Domenica 21 luglio ore 15: 'Luna rossa'
Domenica 21 luglio ore 17: 'Le conseguenze dell'amore'
Domenica 21 luglio ore 19: 'Viva la libertà'
Venerdì 26 luglio ore 19: 'Gorbaciof'
Domenica 28 luglio ore 17: 'Il divo'
Domenica 28 luglio ore 19: 'La grande bellezza'
Dal 5 luglio al 4 agosto
Biglietto di ingresso intero: 5 euro
Biglietto di ingresso ridotto: 3 euro
Biglietto di ingresso adulto + bambino: 6 euro
Info:
T 0287242114
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I possessori del biglietto della mostra “Alfred Hitchcock nei film della Universal Picture” in corso a Palazzo Reale potranno accedere entro il 22/9 a una proiezione presso Spazio Oberdan al prezzo ridotto di Euro 5,50 invece di Euro 7. I possessori della Cinetessera 2013 potranno accedere alla mostra al prezzo scontato di Euro 6,50 invece di Euro 8.
«Ciò che si ricorda dei suoi film non sono le storie, ci si ricorda piuttosto di un particolare: di una borsetta, di uno spartito di musica, delle ali di un mulino, di un autocarro nel deserto, di una spazzola per capelli, di un mazzo di chiavi, di un bicchiere di latte, di un paio di occhiali, di una bottiglia di vino piena di sabbia. Un po’ come accade per esempio nei dipinti di Paul Cézanne.» (Godard)
Un' occasione da non perdere, per rivivere il grande cinema di qualità!
Alfred Hitchcok in 8 capolavori in lingua originale
dal 1 al 17 luglio
Sala Alda Merini - Spazio Oberdan - Provincia di Milano
via Vittorio Veneto 2
http://oberdan.cinetecamilano.it/eventi/alfred-hitchcock-in-lingua-originale/
Ci siamo. Mercoledì 19 giugno ha preso il via uno dei festival letterari nazionali più importanti e attesi, perno culturale della città di Milano ormai da quattordici anni.
Parliamo di La Milanesiana, un progetto di Elisabetta Sgarbi particolarmente ambizioso che si pone l’obiettivo di essere un momento di incontro e dialogo tra i protagonisti internazionali più importanti delle diverse discipline artistiche e della cultura.
Letteratura, cinema, musica, scienza, filosofia e teatro, La Milanesiana vuole abbattere i confini tra i saperi per aprirsi ad un confronto totale, coinvolgendo tutte le espressioni artistiche provenienti da qualsiasi parte del mondo.
Mai come quest’anno il cartellone è davvero ampio e variegato: oltre 160 ospiti internazionali in rappresentanza di ben 18 paesi, artisti pluripriemiati, dai Nobel per la letteratura Wole Soyinka, John Coetzee e Gao Xingjian alla medaglia Fields per la matematica Michael Atiyah, dal Leone d'Oro Marco Bellocchio al Pulitzer Michael Chabon, passando per Umberto Eco, Tvetan Todorov, Amitav Ghosh, Petros Markaris, senza dimenticare la partecipazione di big dal mondo della musica come Gianna Nannini, Morgan, Alice e Michael Nyman. Questi grandi nomi andranno ad animare i 40 appuntamenti tra proiezioni, concerti, letture, spettacoli teatrali inediti e mostre previsti dal 19 giugno al 9 luglio che coinvolgeranno diversi luoghi simbolo della vitalità culturale del capoluogo lombardo. Alle location abituali della Milanesiana come il Teatro Dal Verme, la sala Buzzati del Corriere della Sera, le due biblioteche di Parco Sempione, lo Spazio Oberdan, l’Auditurium HQ Pirelli alla Bicocca e il Teatro Off, si aggiunge la Sala delle Cariatidi e la Sala delle Colonne di Palazzo Reale.
In questa dislocazione si realizza in pieno la scelta della direzione artistica del festival che si orienta verso un sempre più marcato policentrismo, realizzando così un’idea di Milanesiana diffusa e condivisa che insieme all’alta qualità delle proposte riesca a farsi amare dalla società milanese, e non solo.
Il tema scelto per la XIV edizione è il Segreto, che per Estein richiama la complessità della natura e del mondo.
Così afferma Elisabetta Sgarbi: “In un momento in cui la parola d'ordine sembra essere "trasparenza", cerchiamo di indagare il suo opposto, il segreto, nei suoi aspetti positivi, irrinunciabili, poetici, e naturalmente, se gli artisti lo vorranno, anche negativi.”
Grandi nomi, nuovi luoghi, voglia di stupire e affascinare, La Milanesiana propone tutto questo per la XIV edizione, ma.. sarà all’altezza delle aspettative?
Non vi resta altro che scoprirlo
Informazioni al pubblico e programmazione – www.lamilanesiana.it
Teatro Dal Verme – tel. 02 87905
Provincia di Milano – tel. 02 7740.6384/6329
Ufficio Stampa La Milanesiana
Studio De Angelis, Milano
Tel. 02 324377 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Noi di Nerospinto vi segnaliamo un evento imperdibile nel suo genere.
Dal 14 giugno al 5 luglio 2013 presso la Sala Alda Merini- Spazio Oberdan della Provincia di Milano, la Fondazione Cineteca propone in anteprima per la scena italiana, due lungometraggi: Mandala e Sadhu- il cercatore della verità.
In maniera concisa e attraverso immagini folgoranti, entrambi i film indagano le radici della spiritualià orientale: sulle tracce di un eremita in viaggio dal Nepal al Tibet (Sadhu), o seguendo nel suo farsi la mirabile costruzione di sabbia ad opera di monaci del Bhutan (Mandala), gli autori dei film si spogliano di ogni preconcetto intellettuale e sovrastruttura occidentale. Si tratta di una sorta di pellegrinaggio alla fine del quale potranno dichiarare di conoscersi meglio.
I due lungometraggi saranno sempre proiettati insieme a uno dei due corti (Golok e La tenda nera) di “più Tibet”, che Giuseppe Cederna ha realizzato durante un recente viaggio con ASIA-Associazione per la Solidarietà Internazionale, una ONG che dal 1988 sviluppa con successo progetti umanitari in diversi paesi del continente asiatico.
A tutti i lettori di Sesto Senso consigliamo questo momento di "meditazione" attraverso gli insegnamenti delle filosofie orientali.
Spazio Oberdan
Viale Vittorio Veneto, 2
20124-Milano
Tel:02.7740.6300
La Pasqua si avvicina e per chi non abbia ancora programmi particolari o pranzi in famiglia, ecco alcune idee per passare una domenica piacevole per il corpo e per la mente tra cibi prelibati.
Al ristornate ‘Acanto’ dell’Hotel Principe di Savoia dal 5 al 31 marzo si festeggia non solo la Pasqua ma anche la primavera con un menù inedito che ha come protagonista il carciofo bianco di Petrosa, tra i più piccoli e ricercati al mondo.
Viene proposta quindi una degustazione che si tinge di verde e richiama il gusto fresco e pungente di questo ortaggio grazie alle creazioni dello chef esecutivo Fabrizio Cadei, il cui menù prevede carpaccio di branzino con cruditè di carciofo, astice scozzese e carciofi spinosi, petto d’anatra con crema di carciofo e morbido di vaniglia e cioccolato con carciofi disidratati.
Il ristorante è in Piazza della Repubblica 17 (zona stazione centrale), ed è aperto dalle 20.00.
(www.hotelprincipedisavoia.com/IT/hotel-m)
Per chi ama il sushi in qualunque occasione, il ristornate Wu Taiyo in Viale Monza 23 è aperto anche domenica con la sua varietà di cucina cinese e giapponese, tradizione e modernità e il suo stile inconfondibile. I piatti sono sapientemente combinati in un equilibrio di sapori, dalla cucina classica orientale ai gamberi rossi di Sicilia, e per il pranzo di Pasqua uno speciale menù a 38 euro: insalata di mare con gamberi, salmone, polpo e polpa di granchio, Gunkan all’uova di quaglia avvolto da salmone e pasta Udon saltata con seppia, zucchine e uova.
O ancora Tamago Roll, avocado surimi maionese avvolto nell’omelette, tempura, sushi, sashimi e maki.
L’ambiente è arredato con uno stile che gioca sui toni del metallo, del legno e del tortora, e crea un’atmosfera intima e confortevole, ma allo stesso tempo ricercata.
A coloro che amano dormire anche la domenica di Pasqua non può sfuggire l’originale brunch al ventesimo piano del World Join Center organizzato dal ristorante ‘Unico’.
Uno spazio sospeso nell’azzurro, capace di annullare i confini tra dentro e fuori, tra arredi moderni e ricercati proponendo un breakfast – lunch curato dallo chef stellato Fabio Baldassarre, che spazia dalla colazione alle insalate, dai primi ai secondi, fino ad arrivare al pesce.
Il ristornate si trova in Via Achille Papa, 30 (zona fiera) ed è aperto tutte le domenica dalle 12.00 alle 15.30.
Allo Spazio Oberdan, per coloro che voglio passare una Pasqua dedicata all’arte, dal 20 febbraio al 5 marzo è possibile ammirare 200 scatti originali del celebre fotografo francese Robert Doisneau. I protagonisti sono Parigi, i suoi abitanti e la sua innegabile magia. L’esposizione condurrà il visitatore in un emozionante passeggiata tra le vie parigine, attraverso fotografie in bianco e nero che ritraggono donne, uomini, bambini, innamorati, animali e il loro modo di vivere questa città senza tempo.
Il fotografo è diventato il più illustre rappresentate della fotografia umanistica in Francia, le sue immagini sono esposte in tutto il mondo, come il celebre ‘Bacio dell’Hotel de Ville’ con una coppia colta in un appassionato abbraccio di fronte al municipio cittadino.
La mostra è in Viale Vittorio Veneto 2 (zona Porta Venezia) ed è aperta mercoledì, venerdì, sabato e domenica dalle 10.00 alle 19.30 e l’ingresso è di 9 euro.
Altra tappa per gli amanti dell’arte è la mostra ‘Modigliani, Soutine e gli artisti maledetti. La collezione Netter’, presso il Palazzo Reale, che presenta oltre 120 opere per ricostruire il percorso degli artisti che vissero a Parigi nel quartiere Montparnasse agli inizi del ‘900: Modigliani, Soutine, Utrillo, Suzanne, Valadon, Kisling e altri ancora.
Questi capolavori provengono dalla collezione del mecenate francese Jonas Netter, e mettono in risalto un periodo affascinante e fondamentale della storia dell’arte, che verrà definito bhoemien, simboleggiando una pittura che si nutre di disperazione.
La mostra è in Piazza del Duomo 12 (zona centro) ed è aperta dal 21 febbraio all’8 settembre.
Gli orari domenicali sono dalle 9.30 alle 19.30 e l’ingresso è di 11 euro.
Laura Girola
E’ arrivata la primavera e con il sole e i primi tepori ci si inizia a sentire piú allegri, brillanti e attivi, cresce la voglia di conoscere, fare e incontrare. Ma se a fare da sfondo a questi rinnovati entusiasmi c’è la cultura, tutto assume un sapore diverso. Noi di Nerospinto lo sappiamo bene e adoriamo le cose belle e quindi non possiamo fare altro che metterci alla ricerca per trovarle e proporvele tutte, sta volta si puó dire, servendovele su un piatto di fuori. Dal nostro sguardo attento e molto selettivo, abbiamo scovato un festival, un’iniziativa ricchissima di eventi che coinvolgerá la nostra cittá e la arricchirà con proiezioni e incontri davvero stimolanti.
Stiamo parlando di ‘’ Il cinema italiano visto da Milano’’. Giunto alla sua undicesima edizione, quest’anno sará davvero speciale. Questa importante kermesse coinvolgerá attivamente Milano con svariate location, tra cui lo Spazio Oberdan, il MIC a l'Area Metropolis, e chi il cinema lo fa come Pappi Corsicato, Toni Servillo, Matteo Garrone, Daniele Ciprì, Marina Massironi, Niccolò Ammaniti, Enzo Avitabile, Morando Morandini, Lorenzo Enriques, Luigi Faccini, Anna Di Francisca, Mario Balsamo, Laura Chiossone, Elisa Fuksas, Peter Marcias, Monica Stambrini, e i giovanissimi attori Alessio Gallo e Francesca Riso (L’intervallo), Jacopo Olmo Antinori (Io e te), Luca Dirodi e Serena Pinto (Il comandante e la cicogna), Giulia Valentini (Un giorno speciale).
Ma la novità di quest’anno, oltre a personaggi di rilievo e ai giovani filmakers e future promesse del cinema della Scuola Civica di Cinema e Televisione di Milano, sará la partecipazione di una giuria insolita costituita dai detenuti del carcere di Bollate. Le proiezioni infatti, avverranno anche all’interno del carcere e incideranno sull’assegnazione dei premi del concorso ‘’Rivelazioni’’. Alla tematica della difficile situazione dei detenuti e dell’esperienza della detenzione, è inoltre dedicata la rassegna “Effetti personali”, realizzata grazie al progetto europeo Grundtivig e caratterizzata dalla presenza di molte opere realizzate all’interno delle case di reclusione, sia milanesi sia di altre città italiane.
La manifestazione è organizzata da Fondazione Cineteca Italiana ed è sostenuta da Direzione Generale Cinema – Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Lombardia, Provincia e Comune di Milano e Paderno Dugnano con la collaborazione di RaiCinema. Il programma è molto denso, dieci giorni di proiezioni di lungometraggi, documentari e cortometraggi, anteprime, incontri con gli autori, attori e critici, tavole rotonde ed eventi speciali. Il concorso sará ‘’Rivelazioni’’ ovvero cinque lungometraggi non ancora distribuiti in sala il cui filo conduttore comune sará quello delle tematiche. Storie di solitudine, fragilità e sofferenza ma che non perdono mai il coraggio, la speranza e la voglia di vivere. I film verranno giudicati da una giuria di studenti della Scuola Civica di Cinema e Televisione di Milano, il cui premio un buono acquisto di 500€ messo a disposizione da La Feltrinelli, da una giuria del pubblico, il cui premio una scultura dell’artista israeliana Michal Rosenberger, e da una giuria di detenuti che decreterà a sua volta l’opera migliore. Oltre ad alcuni dei migliori lungometraggi della stagione alle quali parteciperanno in sala alcuni dei loro protagonisti, ad esporre le loro produzioni inedite recitate da giovani attori, saranno gli stessi giovani registi e allievi della Scuola Civica di Cinema e Televisione di Milano.
Tra le novità audiovisive proposte segnaliamo : Il volto di un’altra (di Pappi Corsicato, con Alessandro Preziosi e Laura Chiatti); Enzo Avitabile Music Life (J. Demme, con Enzo Avitabile, la sua straordinaria musica e la sua splendida Napoli); Como estrellas fugaces (Anna di Francisca, commedia raffinata e divertente con un cast internazionale in cui spiccano l'attore serbo Miki Manojlovic e la spagnola Maribel Verdù); La sedia elettrica (Monica Stambrini, sorprendente backstage di Io e te, con un Bertolucci mai così intimo e giocoso); Il piccolo mare (Maurizio Zaccaro, omaggio del regista alla sua terra, la Romagna, e omaggio a Federico Fellini); Parole in gioco e Morando’s Music (Luigi Faccini, su due primarie figure della cultura italiana come Lorenzo Enriques e Morando Morandini); La città delle donne (Chiara Sambuchi, un viaggio alla ricerca dell’identità della donna nel XXI secolo). Inoltre non perdetevi l’occasione unica di una giornata con Marina Massironi, attrice cinematografica e teatrale, protagonista di uno dei film del concorso “Rivelazioni” 2013, Pulce non c’è durante la quale racconterà il proprio percorso professionale, la propria esperienza, la propria idea di cinema e di teatro e soprattutto forme e segreti del suo metodo di recitazione, e la presentazione in anteprima del restauro dei filmati dell’attore milanese Edoardo Ferravilla con ‘’La class di asen (1914)’’ girato da Luca Comerio.
Buona visione e al prossimo festival!
Calendario:
http://civm.cinetecamilano.it/2013/calendario/
Modalità di ingresso al Festival
Abbonamento a tutti gli spettacoli presso Spazio Oberdan e MIC:
VEDOTUTTO CARD (Intero € 30, ridotto studenti universitari € 20)
PER ACCEDERE ALLE SINGOLE PROIEZIONI I biglietti delle singole proiezioni saranno acquistabili a partire da 2 giorni prima di ogni proiezione prescelta.
Spazio Oberdan – Viale Vittorio Veneto, 2 Milano
Ingresso intero € 7,00 Ridotto per possessori di Cinetessera e studenti universitari € 5,50 Per le proiezioni del concorso “Rivelazioni” il prezzo d’ingresso è di € 3,50 senza obbligo di Cinetessera.
MIC – Museo Interattivo del Cinema, Viale Fulvio Testi 121, Milano
Ingresso intero € 5,00 Ridotto per possessori di Cinetessera, studenti universitari, under 14, over 65, Touring Club € 3,00 Area Metropolis 2.0 – Via Oslavia 8 Paderno Dugnano (MI) Ingresso € 3,50 – concorso “Rivelazioni”
“Il cinema deve essere spettacolo, è questo che il pubblico vuole. Per me lo spettacolo più bello è quello del mito. Il cinema è mito”. Così diceva Sergio Leone. Al regista si deve l’origine del genere spaghetti-western negli anni Sessanta, una sorta di caricatura dei western americani, che ha influenzato registi come Quentin Tarantino e Robert Rodriguez e ha permesso al cinema italiano di raggiungere la fama mondiale.
Per ricordare la sua genialità noi di Nerospinto segnaliamo domenica 17, 24 e 31 marzo presso lo Spazio Oberdan e a cura della Fondazione Cinetica Italiana i suoi due più grandi capolavori in edizione restaurata: C’era una volta il West (1968) e C’era una volta in America (1984).
I suoi western sono contraddistinti da un crudo realismo e una marcata violenza, con personaggi solitari e fedeli solo al denaro e alla vendetta, ma anche da uno splendore paesaggistico, con distese sconfinate alternate a primi piani, il tutto unito dalla splendida colonna sonora con tonalità semplici ma di grande impatto di Ennio Morricone.
C’era una volta il West è la sua opera più matura e fedele alla tradizione, nella quale il regista cerca di unire elementi del western classico con il nuovo spaghetti-western. In C’era una volta in America, invece, il regista esce dal genere a lui caro e cerca di realizzare l’epopea storica degli Stati Uniti, spingendosi verso un cinema più complesso.
Schede dei film
Domenica 17 e domenica 31 marzo (h 16.15)
C’era una volta il West
R.: Sergio Leone. Sc.: Sergio Donati, S. Leone. Int.: Charles Bronson, Henry Fonda, Claudia Cardinale, Jason Robards, Woody Strode, Gabriele Ferzetti. Italia/USA, 1968, col., 167’.
La frontiera con l’ovest si sta spostando, la ferrovia sta per collegare l’Atlantico al Pacifico, cancellando ciò che rimane del vecchio Far West. Intorno a questi binari s’incrociano le strade di sei personaggi: Frank, Armonica, Cheyenne, Morton, uomo d’affari, che rappresenta il progresso e Jill, proprietaria di un terreno che vale milioni di dollari. Ognuno è condizionato dai propri problemi personali e cerca di raggiungere il proprio interesse, anche se ne usciranno tutti sconfitti, tranne Jill perché al western non appartiene e può sopravvivergli.
Ingresso € 7; € 5,50 con Cinetessera
Domenica 17 e domenica 31 marzo (h 16.15)
C’era una volta in America (Once Upon a Time in America)
R.: Sergio Leone. Sc.: Leo Benvenuti, Piero De Bernardi, Franco Arcalli, Franco Ferrini, Enrico Medioli, S. Leone. Int.: Robert De Niro, James Woods, Elizabeth McGovern, Joe Pesci, Treat Williams, Danny Aiello. Italia/USA, 1984, col., 255’.
New York, 1933. David “Noodles” Aaronson è un criminale ebreo, una sera dopo un colpo andato storto, viene braccato da dei sicari di un sindacato criminale ed è costretto a fuggire. Trentacinque anni dopo torna, attirato dal misterioso invito di un certo senatore Bailey. Nel tentativo di scoprire di più circa questo mistero, Noodles ripercorre la sua vita, i suoi ricordi, dalla sua infanzia nel ghetto ebraico, fino alla scalata sua e dei suoi amici nel crimine organizzato.
Ingresso € 8; € 7 con Cinetessera
Informazioni al pubblico: Spazio Oberdan, Viale Vittorio Veneto 2, Milano; sito web http://oberdan.cinetecamilano.it; Biglietteria: 02 7740 6316
Come non pensare di passare qualche bella serata in compagnia di uno dei più grandi maestri del cinema di tutti i tempi? Orson Welles che noi di Nerospinto amiamo e rimpiangiamo, sarà il protagonista di una rassegna cinematografica allo Spazio Oberdan. Noi non mancheremo, tu vuoi essere da meno?
Un’ampia personale dedicata a Orson Welles, uno dei massimi registi di ogni tempo. Con la sua scrittura filmica barocca e visionaria, sempre al servizio di storie e personaggi “più grandi della vita”, Welles ha dato un contributo unico all’evoluzione del linguaggio cinematografico, innalzando la settima arte a vette di shakespeariana profondità. A partire dal suo primo lungometraggio, Quarto potere (film spartiacque dopo il quale la storia del cinema non fu più la stessa), Orson Welles, nonostante le limitazioni produttive impostegli dal sistema hollywoodiano, realizzò una serie di capolavori senza tempo (da L’orgoglio degli Amberson, La signora di Shanghai, Otello a Rapporto confidenziale, Il processo, L’infernale Quinlan), opere che ancora oggi non hanno perso nulla della loro eccezionale modernità, potenza e incisività espressiva.
Fotografo francese di straordinario talento, esponente della cosiddetta “fotografia umanista”, pioniere del fotogiornalismo insieme a Henri Cartier-Bresson, Robert Doisneau ha legato la sua arte alla sua Parigi. Quella città che lo ha sempre considerato come figlio suo, gli ha regalato spunti per la sua arte, materiale “umano” per i suoi scatti.
“Per tutta la vita mi sono divertito, ho fatto il mio piccolo teatro”, amava ripetere il reporter, cui oggi Milano dedica una straordinaria rassegna antologica, “Paris en liberté”, allestita dal 20 febbraio al 5 maggio presso lo Spazio Oberdan in viale Vittorio Veneto, 2: oltre 200 fotografie originali (selezione delle oltre 450.000 che compongono gli Archivi Doisneau), tutte in bianco e nero, che testimoniano il binomio inscindibile tra uno dei più grandi artisti del Novecento e la città che ha amato e immortalato con il suo obiettivo. Gli scatti sono stati tutti effettuati nella Ville Lumière tra il 1934 e il 1991.
“Il mondo che cercavo di mostrare era quello in cui mi sarei trovato bene”, ripeteva spesso Doisneau, “abitato da persone cordiali e colmo della tenerezza che bramo. Le mie foto costituivano una prova della possibile esistenza di quel mondo”. Ecco dunque che il percorso espositivo, organizzato per aree tematiche, ripercorre i soggetti a lui più cari e conduce il visitatore in una emozionante “passeggiata” tra i giardini di Parigi, lungo la Senna, per le strade del centro, i vicoli e la periferia, negli angoli più nascosti e al tempo stesso curiosi: nei bistrot, negli atelier di moda e nelle gallerie d’arte della capitale francese. E poi tra le donne, gli uomini, i bambini, gli innamorati, gli animali e il loro modo di vivere questa città senza tempo, ormai scomparsa e fissata solo nell’immaginario collettivo; quella dei clochard, delle antiche professioni, dei mercati di Les Halles, dei caffè esistenzialisti di Saint Germain des Prés, punto d’incontro per intellettuali, artisti, musicisti, attori. Una Parigi umanista, generosa e sublime, che si rivela nella nudità del quotidiano. Una Parigi immortalata nella sua verità quotidiana dall'obiettivo di Doisneau, che ha saputo cogliere con ironia e al tempo stesso con poesia il carattere più intimo dei parigini.
Ma “quella di lasciare alle future generazioni una testimonianza della Parigi dell'epoca in cui ho tentato di vivere”, scriveva Doisneau il 23 ottobre 1984, “è stata l'ultima delle mie preoccupazioni. Se mi fossi sistematicamente imposto una missione del genere avrei accumulato milioni di immagini, ma in cambio chissà quante giornate senza piacere. No: nella mia condotta non c'è mai stato nulla di premeditato. A mettermi in moto è sempre stata la luce del mattino, mai il ragionamento. D'altronde che c'era di ragionevole nell'essere innamorato di quello che vedevo”?
Durante tutto il periodo di apertura, l’esposizione sarà accompagnata da una serie di eventi collaterali dedicati alla capitale francese e alla fotografia; tra questi, fino al 23 febbraio, la rassegna cinematografica “Paris au cinema”, a cura della Fondazione Cineteca Italiana, che presenterà alcuni capolavori ambientati a Parigi, protagonista indiscussa e assoluta delle pellicole: si andrà dalla stravagante Parigi di Zazie dans le metrò (L. Malle) a quella romantica di Ninotchka (E. Lubitsch), dalle atmosfere cupe e già prebelliche di Albergo Nord a quelle dell'amore tragico di Mentre Parigi dorme (entrambi di Marcel Carné), dagli ambienti eleganti e raffinati di Cenerentola a Parigi (S. Donen) a Miss Europa (A. Genina), ai quartieri equivoci di Questa è la mia vita (J-L. Godard) e Perfidia (R. Bresson), dal mondo piccolo borghese de Les 400 coups (F. Truffaut) al sottobosco di una malavita balorda ma irresistibile di Fino all'ultimo respiro (J-L. Godard).
Scheda tecnica
ROBERT DOISNEAU. Paris en liberté
Milano, Spazio Oberdan (viale Vittorio Veneto 2)
20 febbraio - 5 maggio 2013
Orari
martedì e giovedì h 10 – 22; mercoledì, venerdì, sabato, domenica h 10 – 19.30; lunedì chiuso
Informazioni al pubblico:
Provincia di Milano/Spazio Oberdan, tel. 02 7740.6302/6381; www.provincia.milano.it/cultura
http://www.cinetecamilano.it/
Noi di Nerospinto ribadiamo il nostro amore incondizionato per il cinema francese, se poi è accompagnato ad una mostra fotografica è imperdibile!
Collateralmente alla mostra DOISNEAU. Paris en liberté, lo Spazio Oberdan ospita, dal 19 al 23 febbraio 2013, la rassegna cinematografica Paris au cinema, a cura della Fondazione Cineteca Italiana e promossa dalla Provincia di Milano.
Il programma vede la proiezione di alcuni capolavori firmati da grandi maestri della settima arte, in cui la capitale francese è protagonista assoluta. Si andrà dalla Parigi stravagante di Zazie nel metro (L. Malle) a quella romantica di Ninotchka (E. Lubitsch), dalle atmosfere cupe, già prebelliche, di Albergo Nord a quelle dell’amore tragico di Mentre Parigi dorme (entrambi di Marcel Carné), dagli ambienti eleganti e raffinati di Cenerentola a Parigi (S. Donen) e Miss Europa (A. Genina), ai quartieri equivoci di Questa è la mia vita (J.-L. Godard) e Perfidia (R. Bresson), dal mondo piccolo borghese de I 400 colpi (F. Truffaut) al sottobosco di una malavita balorda ma irresistibile di Fino all’ultimo respiro (J.-L. Godard).
La mostra dedicata a Robert Doisneau, in programma dal 20 febbraio al 5 maggio 2013, nelle sale espositive dello Spazio Oberdan - promossa per iniziativa della Provincia di Milano, dell’Atelier Doisneau, della Fratelli Alinari Fondazione per la Storia della Fotografia e di Civita, con il patrocinio della Ville de Paris - presenta oltre 200 fotografie originali, scattate da Doisneau nella Ville Lumière tra il 1934 e il 1991.
Il percorso espositivo, organizzato per aree tematiche, ripercorre i soggetti a lui più cari, e conduce il visitatore in un’emozionante passeggiata nei giardini di Parigi, lungo la Senna, per le strade del centro e della periferia, e poi nei bistrot, negli atelier di moda e nelle gallerie d’arte della capitale francese.
I soggetti prediletti delle sue fotografie in bianco e nero sono infatti i parigini: le donne, gli uomini, i bambini, gli innamorati, gli animali e il loro modo di vivere questa città senza tempo.
La rassegna giunge allo Spazio Oberdan di Milano, dopo essere stata presentata a Parigi all’Hotel de Ville, in Giappone al Mitsukoshi di Tokyo, all’Isetan Museum di Kyoto e a Roma.
Inaugurazione: martedì 19 febbraio, ore 18 (vernice stampa: ore 11.30)
Schede dei film
Ninotchka
R.: Ernst Lubitsch. Sc.: Charles Brackett, Billy Wilder, Walter Reisch. Fot.: William H. Daniels. Int.: Greta Garbo, Melvyn Douglas, Ina Claire, Felix Bressart, Sig Rumann. USA, 1939, b/n, 110’.
I ferrei principi di Ninotchka, ispettrice bolscevica inviata a Parigi per controllare l’operato di tre emissari sovietici, vacillano sotto la corte serrata del conte Leon D’Algout, frivolo dandy di irresistibile simpatia. Dopo equivoci e momenti di sconforto, le ragioni della politica finiranno per cedere a quelle dell’amore.
Mentre Parigi dorme (Les portes de la nuit)
R.: Marcel Carné. Sogg. e sc.: Jacques Prévert, Joseph Kosma. Fot.:Philippe Agostini. Int.: René Blancard, Pierre Brasseur, Raymond Bussières, Julien Carette, Jane Marken. Francia, 1946, b/n, 120’.
Diégo, tornato a Parigi dopo la guerra per annunciare la morte di un compagno conosciuto durante la guerra, incontra una donna bellissima di nome Malou, che un personaggio misterioso, personificazione del destino, gli ha fatto intravedere. L’incontro tra i due però non ha futuro. La giovane donna, Malou, ha appena lasciato il ricco marito Georges. Diégo e Malou si amano a prima vista, ma sono inseguiti da Georges e dall’ex miliziano Guy Sénéchal, fratello della donna. Malou, sorpresa tra le braccia di Diego, viene uccisa dal marito. Guy, preso dal senso di colpa, si getta sotto un treno. Mentre maturano le umane vicende, il viandante, chiamato "destino", continua il suo viaggio misterioso…
Zazie nel metrò (Zazie dans le metrò)
R.: Louise Malle. Sogg.: Raymond Queneau. Sc.: Jean-Paul Rappeneau, Louis Malle. Fot.: Henri Raichi. Int.: Catherine Demongeot, Philippe Noiret, Hubert Deschamps, Carla Marlier, Annie Fratellini. Francia, Italia, 1960, c, 92’.
Zazie, un’impertinente bambina di dodici anni, trascorre due giorni a Parigi a casa di alcuni parenti in modo che la madre possa passare un po’ di tempo col suo amante. Zazie, abituata a vivere in provincia, sogna di andare in metrò e quando lo trova chiuso per sciopero sfugge alla custodia della zio. L’incontro con vari personaggi stravaganti scatena in lei brillanti osservazioni che rivelano l’assurdità del mondo degli adulti. Al termine del suo soggiorno dirà: “Sono invecchiata”.
Fino all’ultimo respiro (À bout de souffle)
R. e sc.: Jean-Luc Godard. Sogg.: François Truffaut. Int.: Jean-Paul Belmondo, Jean Seberg, Daniel Boulanger, Jean-Pierre Melville. Francia, 1960, b/n, 89’.
Michel Poiccard, dopo aver rubato un’automobile, fugge col proposito di recarsi in Italia. Inseguito da due agenti ne uccide uno e torna a Parigi. Dopo aver recuperato del denaro da degli amici, ritrova Patrizia, un’amica americana di cui si era innamorato e insieme si nascondono. Quando Patrizia si rende conto di non amare il giovane non esita a denunciarlo, permettendo così alla polizia di trovarlo.
Albergo Nord (Hôtel du Nord)
R.: Marcel Carné. Sc.: Henri Jeanson, Jean Aurenche. Fot.: Louis Née, Armand Thirard. Int.: Annabella, Jean-Pierre Aumont, Louis Jouvet, Arletty, Paulette Dubost. Francia, 1938, b/n, 95’.
Renee e Pierre, una giovane coppia, decidono di suicidarsi in una stanza dell'Hotel du Nord, sul canale Saint-Martin a Parigi. Dopo aver sparato a Renee, Pierre, non trovando il coraggio di farla finita, fugge. È un altro cliente dell'albergo, il procuratore Monsieur Edmond, a scoprire la ragazza agonizzante. Dimessa dall'ospedale, Renee viene impiegata come cameriera in quello stesso albergo. Monsieur Edmond s'innamora di lei, ma il cuore della giovane batte ancora per Pierre....
I quattrocento colpi (Les quatrecents coups)
R.: François Truffaut. Sc.: F. Truffaut, Marcel Moussy. Int.: Jean-Pierre Léaud, Albert Rémy, Claire Maurier, Patrick Auffay, Jacques Monod. Francia, 1959, b/n, 101’.
L’inizio della saga di Antoine Doinel, qui ragazzino di dodici anni che non sopporta i soprusi della scuola e di una famiglia che non lo ama. Il suo spirito ribelle lo porta a commettere un piccolo furto, per il quale finisce in riformatorio. Ma riuscirà a fuggire, correndo incontro alla libertà e ad altri formidabili film.
Miss Europa (Prix de beauté)
R.: Augusto Genina. Sc.: René Clair, Georg W. Pabst. Int.: Louise Brooks, Georges Charlia, Jean Bradin, Augusto Bandini, André Nicolle. Francia, 1930, b/n, 109’.
Questa volta la Brooks veste i panni di una semplice impiegata, Lucienne, che si ritrova proiettata nel dorato mondo dello spettacolo dopo essere stata eletta Miss Europa. Il suo fidanzato è all’oscuro di tutto, ma all’inizio Lucienne resiste alle lusinghe della notorietà, si sposa e accetta di dedicarsi alla casa. Solo che quella vita è troppo dura, e un giorno Lucienne se ne va, torna dal principe che l’aveva corteggiata e grazie al suo aiuto inizia una carriera cinematografica. Il marito, disperato, non smetterà di cercarla e quando alla fine la ritroverà tutto finirà in tragedia.
Perfidia (Les Dames du bois de Boulogne)
R. e sc.: Robert Bresson, da un episodio di Jacques le fataliste di Diderot. Fot.: Philippe Agostini. Int.: Maria Casarès, Paul Bernard, Eléna Labourdette. Francia, 1944, b/n, 90’.
Lasciata dal suo amante Jean, la ricca Hélène prima lo fa innamorare della giovane Agnès, che mantiene la madre grazie ai propri accompagnatori, per poi rivelargli la verità sulla ragazza.
Cenerentola a Parigi (Funny Face)
R.: Stanley Donen. Sc.: Leonard Gershe. Fot.: Ray June. Int.: Audrey Hepburn, Fred Astaire, Kay Thompson, Michel Auclair, Robert Flemyng. USA, 1957, c, 103’.
Maggie Prescott, intraprendente direttrice di una importante rivista di moda, ha bisogno di una nuova modella che abbia qualche cosa di diverso dalle altre. Trova questi requisiti in Jo, una commessa di libreria. Con l’aiuto del fotografo, Dick Avery, Maggie porta Jo a Parigi, la educa, la rende una donna sofisticata. Jo dal canto suo, è entusiasta perché potrà finalmente incontrare il famoso filosofo francese Bartre. Mentre Jo rimane sola con il filosofo e capisce che è solo un ciarlatano, Dick si innamora della ragazza…
Questa è la mia vita (Vivre sa vie)
R. e sc.: Jean-Luc Godard, dall’inchiesta giornalistica Où en est avec la prostitution?. Fot.: Raoul Coutard.Mont.: Agnès Guillemot. Int.: Anna Karina, Sady Rebbot. André S. Labarthe, Guylaine Schlumberger, Brice Parain. Francia, 1962, b/n, 85’.
La ventiduenne Nana, aspirante attrice, lavora come commessa in un negozio di dischi. Dopo aver speso inutilmente i propri soldi per delle fotografie da usare per entrare nel mondo del cinema, si ritrova squattrinata. Comincia così a guadagnarsi da vivere sul marciapiede e si affida al protettore Raoul, che la introduce professionalmente alle regole e ai rituali del mondo della prostituzione. Quando Nana decide di abbandonare quella vita, Raoul, che non vuole lasciarla libera, tenta di cederla a un altro protettore. Ma durante la "vendita", a causa di un disaccordo sul prezzo, scoppia uno scontro a fuoco.
Calendario proiezioni
ore 21 Ninotchka
Mercoledì 20 febbraio
ore 16.45 Mentre Parigi dorme
ore 19 Zazie nel metrò
ore 21.15 Fino all’ultimo respiro
Giovedì 21 febbraio
ore 17 Ninotchka
ore 19 Albergo Nord
ore 21.15 I quattrocento colpi
Venerdì 22 febbraio
ore 17 Fino all’ultimo respiro
ore 18.45 Mentre Parigi dorme
ore 21.15 Miss Europa
Sabato 23 febbraio
ore 15Perfidia
ore 16.45 Cenerentola a Parigi
ore 18.45 Questa è la mia vita
Modalità d’ingresso
Biglietti mostra: € 9,00 intero - € 7,50 ridotto - € 3,50 ridotto speciale scuole.
Audioguidadella mostra gratuita per tutti i visitatori.
Biglietti proiezioni: € 7,00 intero - € 5,50 ridotto con Cinetessera - € 5 Cinetessera annuale
Informazioni al pubblico:
- Civita, tel. 02.4335.3522; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
- Provincia di Milano/Spazio Oberdan, tel. 02 7740.6302/6381/6316;
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