
"Sono cresciuto con gli Articolo 31 e i Queen"- Intervista al rapper sardo Pauz
Nerospinto ha incontrato per voi il rapper sardo Pauz (al secolo Angelo Sanna), reduce dalla vittoria della quarta edizione di JazzAlguerMediterrani (il contest giovanile della rassegna JazzAlguer).
Il suo ultimo singolo è Cocktail, un pop rap estremamente radiofonico,
accompagnato dal divertente video ufficiale, per la regia di Nicola Scognamillo.
Cuori infranti e confinamenti nella friendzone per una folgorante fotografia generazionale, tra estetica hip hop e riuscite incursioni melodiche, grazie anche al bell’apporto vocale di Irene Sotgiu, dal 2015 corista fissa del rapper sardo.
“La base del pezzo- racconta Pauz- è affidata a Matthew May, in coproduzione con il sassarese Metrosick, che negli ultimi anni sta facendo parlare molto di sé. Gli arpeggi di chitarra in sottofondo sono di Gianni Serra. Ho scelto di puntare molto sul bridge e sul ritornello, per fare in modo che rimanessero in testa fin dal primo ascolto. Il testo è volutamente semplice; non amo le cose contorte e cervellotiche e sono dell’idea che ogni canzone debba essere trasversale. Vorrei che i miei testi “arrivassero” a tutti, dal bambino all’anziano, con immediatezza.”
Disavventure sentimentali e repentini due di picche diventano il pretesto per la scrittura di uno spaccato generazionale semiserio, in bilico tra leggerezza e consapevolezza- si legge nella nota stampa di accompagnamento del tuo nuovo singolo, “Cocktail”.
Tre aggettivi per definire la tua generazione?
Malinconica, romantica e vera .
Dal 2010 (anno di uscita del tuo primo album da solista, I love Pauz) ad oggi pensi che ci siano state, nella tua produzione, delle evoluzioni stilistiche di rilievo?
Il 2010 per me è stata una ripartenza personale.
Ho solo cercato di ritrovare me stesso attraverso la musica.
Ho mischiato il rap ad altre sonorità che amavo pur mantenendo sempre la mia identità.
Sono dell’idea che l’evoluzione sia alla base di tutto nella vita. La monotonia non fa parte di me.
Il Master of Ceremonies, noto anche con la sigla MC, è un rapper? Tu ti senti un MC? Ci aiuti a fare chiarezza su una terminologia che, per i non addetti ai lavori, non è sempre chiara?
Ho talmente rispetto nei confronti dell’ MC da poter affermare con onestà di non esserlo forse mai stato.
Il vero MC a parere mio è chi, negli anni '90, ha rappresentato un genere che era in quel periodo di nicchia e che per molti non era nemmeno definibile musica.
Oggi sono tutti Rapper…. ma se alla maggior parte di questi vai a chiedere cosa sia un MC nemmeno sanno risponderti.
In breve, per me, un Rapper è chi fa il rap, mentre un MC è chi nel rap ha sputato sangue, per portarlo in alto, per fargli assurgere dignità di genere e per mantenerlo puro nei suoi valori.
Emanciparsi dall'hip-hop per agire nel perimetro del pop: così un critico ha commentato Cocktail. Sei d’accordo con la sua analisi? Quanto è forte la tua anima melodica?
Sono un artista cresciuto con gli Articolo 31 ed i Queen…due "cose" diametralmente opposte che mi hanno portato ad essere quello che sono oggi.
Quando una persona di una certa età mi dice “non ho mai ascoltato il rap ma tu sei riuscito a farmelo apprezzare” capisco di aver fatto centro. A me viene naturale farlo in questo modo. Alcuni dicono che l’abbia fatto per il successo, ma giuro che non è così.
Quello che faccio è l’insieme delle sonorità che amo.
Quanto è importante per te la dimensione live?
Grazie ai concerti ho sconfitto l’insicurezza di un adolescente che per anni è rimasto rinchiuso in se stesso per colpa della timidezza.
Ora so che quel bambino sorride perché ha realizzato il suo sogno.
Da appassionato, qual è il tuo fumetto preferito?
Senza dubbio Dylan Dog.
Guarderai Sanremo?
Lo guarderò solamente per la reunion degli Articolo 31.
Non ho nulla contro Sanremo, semplicemente non amo guardare la TV in generale.
Il libro che hai sul comodino.
L’ ennesima biografia dei Queen.
Cinque canzoni irrinunciabili per comporre la playlist di Angelo?
Francesco Guccini – L’ avvelenata
Articolo 31 – Funkytarro
Pornoriviste – Come piace a me
Queen – Too much love we kill you
Rino Gaetano – Mio fratello è figlio unico
Lina Cavalieri
